Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] ingiusta o in ogni caso riprovevole; l'irenismo erasmiano è rigettato, così come la scettica sospensione del giudizio alla Montaigne.
Un filosofo forse può rinunciare alla formulazione di un giudizio, non un giurista – quanto meno un giurista del 15 ...
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ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
PROFESSIONALE Per o. p. s'intende quel complesso di iniziative, di programmi e d'istituti indirizzati al fine di agevolare il giovane nella scelta di quella professione che [...] mondo.
Il problema dell'avvenire dei giovani si è posto contemporaneamente a quello della divisione del lavoro. Già Platone, Montaigne, Pascal, Herbart, Henry Mackenzie e molti altri avevano scritto in proposito; e il tema della scelta di un mestiere ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] che il filosofo arminiano riformulò e cercò di rafforzare, era canone ancora saldo: mentre le radicali critiche di Montaigne, Charron, Bacon tardavano a prevalere, la figura di Federico era circondata da vaghe fantasie letterarie, che sfumavano nelle ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] non erano contrarie al diritto naturale e alla giustizia. Un altro problema più rilevante, messo in luce nel XVI secolo da Montaigne, deriva dal fatto che i criteri in base ai quali una legge viene considerata giusta e razionale variano a seconda del ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] . 17° e 18°. I conflitti ideologici sorti dalla prima rivoluzione scientifica alimentarono f. scettiche, neopirroniane e libertine: Montaigne e Charron tracciarono un nuovo ideale del saggio. Pascal, matematico, contrappose all’esprit de géométrie l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] di Martial d’Auvergne, del 15° sec.). In questa operetta in realtà molto seria, che è stata paragonata ai saggi di Montaigne, sotto la superficie di una prosa ironica, tagliente, cristallina, in cui la vena satirica varroniana si sposava a un amaro ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] nei pressi erano i manieri degli Orsini. Certo è che all'Orso discesero insigni personaggi, fra i quali è da rammentare Michele de Montaigne, il quale vi alloggiò fra il 30 novembre e il 2 dicembre 1589. Più tardi decadde molto e già nel sec. XVII si ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] radici nella sempre maggiore consapevolezza della relatività culturale espressa nelle opere di autori quali Charron o Montaigne; ma fu rafforzato dallo scetticismo di natura più strettamente epistemologica dei grandi interpreti filosofici delle ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] morire, in particolare sull' eutanasia e sul suicidio assistito, attingono alla tradizione sviluppata a partire dal 16° secolo da M.E. Montaigne, proseguita da D. Hume e più tardi da A. Schopenhauer e F.W. Nietzsche. Questi autori concordavano che la ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...