Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] una cultura contemporanea europea, specialmente, ma non solo, francese e in particolare della sua componente libertina da Bodin a Montaigne, a Charron, a Hobbes, a Campanella.
Le tracce di questa rapida e intensa maturazione mostrano una personalità ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] le letture più o meno "avanzate", che avevano lasciato una traccia nella stessa Perfezione della Repubblica veneziana (Montaigne, Bayle), oppure erano state riprese e annotate in altri manoscritti (Pufendorf, Giannone). Pur senza abbandonare il solco ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] che il filosofo arminiano riformulò e cercò di rafforzare, era canone ancora saldo: mentre le radicali critiche di Montaigne, Charron, Bacon tardavano a prevalere, la figura di Federico era circondata da vaghe fantasie letterarie, che sfumavano nelle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] rinascita dell’idea classica dell’età dell’oro al mito del buon selvaggio, come invece avvenne in Francia con Montaigne. E pressoché nullo parve a Romeo anche l’influsso esercitato dai modelli americani sui più complessi disegni elaborati dalla ...
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FRANCESCO MARIA II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio del duca Guidubaldo e di Vittoria, figlia del duca di Parma Pierluigi Farnese, nasce a Pesaro il 20 febbr. 1549. Accuratamente [...] poiché, essendo essa non atta alla prole, poco importava" la sua definitiva lontananza. "Non vanno d'accordo e vivono separati" constata Montaigne in visita a Urbino il 29 apr. 1581. Ora che la moglie non lo disturba più, F. può anche manifestarle un ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] , veloci ed epigrammatiche, ora più ampie e articolate, nella misura del "ritratto" alla La Bruyère, che insieme a Montaigne è uno dei punti di riferimento più presenti in quest'opera) sul comportamento psicologico, sentimentale e pratico degli ...
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BONCOMPAGNI, Giacomo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna l'8 maggio 1548, figlio naturale di Ugo, il futuro pontefice Gregorio XIII, allora semplice chierico, e "de Madalena da Carpi dona soluta", come [...] Scudicini fino aGregorio XIII; T. Tasso, Lettere, a cura di G. Guasti, II, Firenze 1853, pp. 80-93, 568 s.; M. de Montaigne, Giorn. di viaggio inItalia, a cura di E. Camesasca, Milano 1956, passim; A. Cametti, Palestrina, Milano 1925, pp. 221 s.; A ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] dall’impasse giansenista e poté presentare come spinoziana la propria storia, nella quale risolveva l’ispirazione scettica di Michel de Montaigne e quella fideistica di Pascal. E difatti l’opera si concludeva con il capitolo Che ancor oggi fra le ...
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(VII, p. 700; App. I, p. 309; II, I, p. 444; III, I, p. 257; IV, I, p. 310)
Popolazione. − Il B. rimane uno dei paesi più estesi (8.511.965 km2) e più popolosi (oltre 150 milioni di ab.) della Terra: occupa [...] Quarup continua a produrre sfaccettate allegorie del potere prevaricatore: Reflexo do Baile, 1976; Sempreviva, 1981; A Expedição Montaigne, 1982; Memórias de Aldenahm House, 1985; Adonias Filho (n. 1915), che passa dal romanzo regionalista, As Velhas ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] studiosi, e la loro immagine aveva oscillato tra gli estremi del mito del 'buon selvaggio' (presente già in Montaigne) e del rifiuto di riconoscere ad essi una qualsiasi dignità culturale. L'antropologia si sottraeva a questa alternativa riconoscendo ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...