Paese della provincia di Viterbo, situato a 350 m. s. m. sul declivio nord-orientale della cinta che racchiude il lago omonimo (v. sotto). Il centro conta 2821 ab., l'intero comune 3635. Bolsena è il principale [...] fu data poi in contea da papa Martino V ai Monaldeschi della Cervara; ma nel 36′ lat. e 0° 31′ long. ovest di Monte Mario, all'altezza di circa 305 m. s. m. 1910 ab.), Grotte di Castro (3709 ab.) e San Lorenzo Nuovo (1560 ab.) sono invece più in alto ...
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VELLETRI (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe LUGLI
Giovanni COLASANTI
Antichissima città del Lazio meridionale, situata a 350 m. s. m. su uno sperone che scende dal [...] intagliato in noce da Luca da San Gallo. Altre cappelle aggiunte sono antica è la chiesa di S. Martino ricostruita nel 1772 a croce greca e trova sulle estreme pendici dei Monti Albani, sopra una dorsale isolata del Monte Artemisio, a dominio dell' ...
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ZAGABRIA (croato Zagreb; ted. Agram; ungh. Zágráb; A. T. 75-76)
Elio Migliorini
Jan B. Novak
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È, dopo Belgrado, la città più importante della Iugoslavia, un tempo capoluogo del regno di Croazia-Slavonia [...] indipendente, un comune libero (communitas de monte grecensi). Abitata da artigiani e da , stretta attorno alla chiesa di San Marco, la città venne anche attorno alle rispettive chiese di S. Margherita, S. Martino, S. Antonio; e il nome di Zagabria, ...
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MERANO (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe GEROLA
Antonio ZIEGER
Città della reġione altoatesina (prov. di Bolzano) sulla grande conoide formata dal fiume Passirio al suo sbocco nell'Adige. [...] sono in corso di bonifica.
Il riparo dei monti alle spalle e l'esposizione a sud, nella parrocchiale di Maia bassa. Il Castel San Zeno, costruito agl'inizî del sec. e la cappellina cimiteriale di S. Martino a Scena. Meritano pure ricordo il çastello ...
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TREVI (A. T., 24-25-26 bis)
Marina EMILIANI SALINARI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Gino PIERI
Tammaro DE MARINIS
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Antico centro umbro, a 9 km. SSE. [...] un ameno colle (estrema propaggine occidentale del Monte Serano, 1426 m.) che, cinto di secolo XV; in quella di S. Martino, e in una cappella annessa, sono affreschi con Spoleto per il dominio sul castello di San Giovanni, che le era stato più volte ...
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MAIELLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ernesto PONTIERI
Gruppo montuoso dell'Appennino Centrale, il più importante dopo quello del Gran Sasso, del quale può, sotto l'aspetto orografico, considerarsi [...] (2795 m.), la più alta, dei monti Tre Portoni (2663 metri), Acquaviva (2737 in Valle Alento e l'abbazia di S. Martino in Valle sul Verde.
Il cuore della montagna il Morrone. Esso deve la sua rinomanza a San Pietro Celestino, il famoso Celestino V (v ...
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Scultore, nacque a Padova circa il 1471; morì nel 1532. Figlio di Ambrogio orafo da Milano, fu allievo del padovano Bartolomeo Bellano e suo continuatore. La prima sicura notizia dell'attività del B. lo [...] Verona: l'arca funebre nella sacrestia di San Fermo maggiore in onore di Gerolamo e il riquadro ad alto rilievo di S. Martino a cavallo col mendico. Attorno a queste recente al B. attribuito, è il Monte Infernale (collezione già Figdor di Vienna), ...
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Etnologo ed etnomusicologo, nato a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924, morto a Roma il 7 agosto 1990. Insegnò presso il Conservatorio di Roma (1952-76), all'Accademia nazionale di danza (1953-73), nella [...] prese parte con un'équipe interdisciplinare guidata da E. De Martino alle ricerche sul pianto rituale in Lucania e sul tarantismo nel 1, 2 e 4 (1975-80); La Gerusalemme di San Vivaldo: un sacro monte di Val d'Elsa (1982-83); I quaderni di Reginaldo ...
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Si dicono i religiosi che "vivono isolati nei luoghi deserti e traggono precisamente il loro nome dal fatto che si allontanarono dagli uomini" (S. Girolamo, epistola XXII, 34).
La vita anacoretica è stata [...] importante per le sue relazioni con S. Martino di Tours e con il movimento priscillianista) Fonte Avellana, Camaldoli, Vallombrosa, Monte Vergine. I celestini del βοσκοί), che conducevano vita nomade, come San Giacomo di Nisibi prima che fosse vescovo ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] trovava invece "caldissimo a far la ditta liga" (Sanuto, XXXVIII, col. 85; XXXIX, col. 176). La fare! io me ne vado sui monti, e poi scelgano pure nel Concilio M. Caravale-A. Caracciolo, Lo Stato pontif. da Martino V a Pio IX, Torino 1978, ad Ind.; M ...
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estate
(poet. o region. està; pop. istate, state) s. f. [lat. aestas -atis, dal tema di aestus -us «calore»]. – 1. Seconda stagione dell’anno, compresa, per l’emisfero boreale, tra il solstizio d’estate (21 giugno) e l’equinozio d’autunno...