Teatro del Cinquecento, La tragedia - Introduzione
Renzo Cremante
Le ragioni della scelta sono suggerite in primo luogo, come dalla fisionomia della collezione e dalla misura del volume, così dalla [...] reclamizzati della vicenda tragica dell'intero ultimo terzo del secolo, dal Cieco d'Adria al conte di Montechiarugolo (mentre il Torrismondo, insieme all'Aminta, è compreso in altro volume della collezione ricciardiana). Come necessario complemento ...
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BAGLIONE (Baglioni), Cesare
Silla Zamboni
Nacque a Cremona verso la metà del sec. XVI, da Giovanni Pietro, oscuro pittore: questi più tardi si trasferì con la famiglia a Bologna, dove nel 1578 è ricordato [...] affresco con motivi a grottesche, riquadri figurati, paesaggi, prospettive dipinte ornano numerosi ambienti dei castelli di Torchiara, di Montechiarugolo, di San Secondo. Spiccano su tutti, gli affreschi della Rocca dei Meli Lupi a Soragna, ove il B ...
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BARBIANO di Belgioioso, Pierfrancesco
Nicola Raponi
Nacque il 29 giugno 1489 da Carlo e da Caterina Visconti. Dal padre il B. fu avviato al mestiere delle armi, alla scuola di Gian Giacomo Trivulzio. [...] altri diritti oltre a quelli connessi al vicariato.
Il B. sposò la contessa Paola Torelli, figlia di Francesco, signore di Montechiarugolo, dalla quale ebbe cinque figli; aveva avuto anche un figlio naturale. Testò in data 16 ag. 1546 e morì il ...
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STAMPA, Gaspara
Rossella Lalli
STAMPA, Gaspara. – Nacque a Padova tra il 1523 e il 1525 da Cecilia e da Bartolomeo Stampa, orefice.
L’origine padovana di Gaspara è testimoniata dalla stessa autrice [...] della relazione fra Gaspara e il conte; quest’ultimo sposò nel maggio del 1557 Giulia Torelli marchesa di Cassei e di Montechiarugolo, dalla quale ebbe due figli (Minozzi, 1893, p. 40 nota 1).
In seguito, Gaspara visse un nuovo amore per Bartolomeo ...
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MASI, Cosimo
Giuseppe Bertini
– Nacque a Firenze, forse nel 1537, da Giovan Battista, imparentato con un ramo della famiglia che aveva dato alla città priori e gonfalonieri, e da Francesca Scarlattini.
Divenuto [...] Battista, al quale lasciò anche ingenti debiti.
Il M. fu molto legato al letterato Pomponio Torelli, conte di Montechiarugolo, personaggio di spicco della corte farnesiana, e a Leolazzaro Haller, castellano di Piacenza, che, scrivendo al figlio del ...
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ROSSI, Troilo
Letizia Arcangeli
– «Familiae Rosciae propagator et restaurator» nelle parole di un nipote (Rossi, in Pezzana, 1852, p. 50), nacque, secondo Bonaventura Angeli (1591), mentre il padre [...] de Foix signore di Lautrec e al tempo stesso di Trivulzio, e con il guelfo e parente Francesco Torelli conte di Montechiarugolo soppiantò i Pallavicino come referente principale a Parma di Francesco I, che nel 1518 gli confermò le giurisdizioni; ma i ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] popolazione del capoluogo, un deciso incremento demografico ha interessato i centri industriali della cintura (Collecchio, Montechiarugolo, Noceto, Langhirano) e alcuni altri ubicati lungo la statale della Cisa (Solignano, Valmozzola); mentre, oltre ...
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FANTI, Erminio
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Parma il 16 genn. 1821 da Ferdinando e da Angela Bonini. Si formò all'Accademia parmense di belle arti dove fu allievo del paesaggista e scenografo Giuseppe [...] si ricordano, oltre a quelli menzionati nel corso della voce, Veduta dell'Enza, Veduta del castello di Montechiarugolo (Parma, Galleria nazionale), Bivacco di bersaglieri, Interno del Colosseo con bersaglieri (1868), Cortile rustico, tutti e tre ...
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GIOVANNI da Padova
Giovanni Rodella
Nacque, come si desume dall'atto di morte (Rodella, 1988), intorno al 1428-29, da famiglia padovana. La sua formazione avvenne molto probabilmente nell'ambito di [...] (1491). Anche alcune piccole signorie, vicine al marchesato gonzaghesco, quali i Pio di Carpi (1478), i Torelli di Montechiarugolo (1485) e i Pico di Mirandola (1489), si avvalsero della consulenza dell'ingegnere per il rinnovamento delle proprie ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Gigliola Fragnito
RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Figlio di Alessandro e Maria d’Aviz, nipote di Sebastiano re di Portogallo, nacque a Parma [...] e collezioni d’arte dei giustiziati, dei feudi di Colorno, lungamente appetito e conteso da Ranuccio, Sala, Fontanellato, Montechiarugolo, Coenzo, Rossena e Felino, e per il protrarsi degli strascichi della congiura fino al 1618 anche di altri feudi ...
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