PAZZI, Ranieri
Federico Canaccini
PAZZI, Ranieri (o Rinieri). – Detto Ranieri Pazzo, del Valdarno, vissuto a cavallo della metà del XIII secolo, fu uno dei capi della fazione ghibellina attiva nell’area [...] separati dal fiume. Nella via del ritorno l’esercito guelfo avrebbe distrutto i castelli dei Pazzi di Montemarciano, Poggittazzi e Montefortino, quest’ultimo probabilmente ceduto da Uberto Spiovanato Pazzi che per questa azione ricevette dal ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeazzo
Anna Falcioni
Primogenito di Malatesta di Pandolfo (II), più noto come Malatesta dei Sonetti, e di Elisabetta da Varano, nacque a Pesaro nel 1385.
Quasi tutte le [...] . Ad accoglierlo era rimasta la coraggiosa Battista, poiché il M., ritiratosi insieme con il figlio naturale Maltosello a Montemarciano, sarebbe in seguito partito per Firenze. I coniugi non si rividero più e i loro destini presero vie completamente ...
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INNOCENZO IX, papa
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre, Antonio, proveniva da Cravegna [...] al suo predecessore fissando a 50.000 scudi il contributo alle truppe guidate da Ercole Sfondrati, duca di Montemarciano, ed esaminando l'ipotesi di ridurlo ulteriormente. Inoltre fu posto il termine del 15 dicembre per l'auspicato intervento ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] sede vacante, la carestia e le diffuse collusioni con la nobiltà (famoso bandito fu Alfonso Piccolomini, duca di Montemarciano) avevano reso le bande più audaci e aggressive. Nessun risultato produsse la promessa della remissione della pena in cambio ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] in quegli anni tra il Piccolomini ed il pontefice, che aveva portato al suo bando ed alla confisca del feudo di Montemarciano.
Ma Roma, "officina - egli scriveva - di tutte le pratiche del mondo", fu per F. in primo luogo osservatorio e scena ...
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