FERONI, Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze l'8 sett. 1685 da Fabio e Costanza di Alessandro Della Stufa.
Famiglia dalle modeste origini proveniente da Empoli, dovette il suo successo a Francesco, [...] pp. 74-76; Novelle letterarie, VIII (1747), col. 369; n. s., III (1772), coll. 545 s.; Ch.-L. de Secondat de Montesquieu, Lettres familières ... à divers amis d'Italie, s.l. [Firenze] 1767, p. 21 e n.; Horace Walpole's correspondence with sir Horace ...
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MARTIGNONI, Ignazio
Alessandro Arbo
– Nacque a Como il 15 giugno 1757, dal nobile Giulio e da Fulvia de’ marchesi Millo di Casale Monferrato.
Allievo dal 1767 al 1775 del locale collegio Gallio retto [...] sulle arti fondato su categorie e argomenti ereditati dal pensiero francese, da J.-B. Du Bos a Ch.-L. de Montesquieu, a Ch. Batteux, agli enciclopedisti. Il M. distingue fra arti meccaniche, dettate dai bisogni, arti ingenue (nelle quali rientrano la ...
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BARTOLI, Giovanni Guglielmo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Livorno nella prima metà del sec. XVIII, entrò giovanissimo nella Congregazione di S. Marco, dell'Ordine dei domenicani. Fornito di grande dottrina [...] limita a respingere, servendosi talora spregiudicatamente dell'autorità di scrittori poco ortodossi, quali il Pufendorf, il Montesquieu e il giansenista Van Espen, le accuse più importanti rivoltegli nel corso dei secoli, specialmente dagli scrittori ...
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societa
società
Insieme di individui uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti. Riprendendo un’idea che risaliva ad alcune [...] ’Ottocento, l’antropologia culturale sviluppò, sulla base di concezioni formulate alla metà del Settecento da C.-L. de Montesquieu e Voltaire, un approccio evoluzionistico, rifiutando l’idea che la s. sia frutto di un patto consapevolmente stipulato ...
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ROLLIN, Charles
Mario Bonfantini
Letterato francese, nato a Parigi il 30 gennaio 1661, ivi morto il 14 settembre 1741. Figlio di un coltellinaio, seguì dapprima il mestiere paterno; protetto poi per [...] , Boileau, Racine; Federico II di Prussia, giovine principe, corrispose per lunghi anni con lui vecchio; Voltaire, Montesquieu, e perfino Chateaubriand furono suoi ferventi ammiratori.
Mediocre storico, e critico puramente descrittivo, il suo valore ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] quello della Storia civile di Pietro Giannone.
Fondamentale resta per Verri la distinzione tra erudizione e storia, già teorizzata da Montesquieu e Voltaire, e la sua intenzione è quella di scrivere una storia filosofica. D’altra parte resta ben viva ...
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CERBONI, Tommaso Maria
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 25 marzo 1723 da Bernardino e da Maria Lucrezia Cerboni e fu battezzato con il nome di Carlo. Dopo aver compiuto i primi studi nella città [...] incapace di garantire l'ordine dello Stato. In questa parte dell'opera i bersagli del C. sono l'Esprit des lois del Montesquieu (cfr. specialmente le pp. 274 ss.), il Contrat social e il Discours sur l'origine de l'inégalité parmi les hommes di ...
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Tarello, Giovanni - Filosofo italiano del diritto (Genova 1934 - ivi 1987). Prof. ordinario di filosofia del diritto all'univ. di Genova, fu personalità dai vasti interessi che affrontarono molteplici [...] , contribuendo alla questione della povertà francescana prima di G. Ockham (1964), con i saggi su J. Domat (1972) e Ch.-L. Montesquieu (1974), con i profili di G. Chiovenda (1973) e di F. Carnelutti (1986), ma soprattutto con la Storia della cultura ...
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Pensatore politico (Grenoble 1709 - Parigi 1785), fratello di E. de Condillac. Individuò nella proprietà privata l'origine di tutti i mali della società e ne propose l'abolizione, teorizzando uno Stato [...] . Più concreto è invece quando, contro il dispotismo illuminato dei fisiocrati e contro l'idealizzazione del Montesquieu della costituzione inglese, traccia la teoria di una monarchia sorretta da istituzioni parlamentari, analizzando il funzionamento ...
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HERZEN (secondo la grafia russa Gercen), Aleksandr Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Uomo politico e scrittore russo, nato a Mosca il 25 marzo (6 aprile) 1812, morto a Parigi il 21 gennaio (3 febbraio) 1870. [...] confino a Vjatka, trascorsi da H. in continue letture. Ai precedenti pensatori si aggiunsero, sia pure di passaggio, Vico, Montesquieu, Herder, poi, dopo il 1835, lo studio del cristianesimo e in particolar modo dei suoi riflessi sociali in Fourier e ...
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