Lambert, Anne-Therese de Marguenat de Courcelles, marchesa di
Lambert, Anne-Thérèse de Marguenat de Courcelles, marchesa di
Scrittrice e moralista francese (Parigi 1647 - ivi 1733). Tenne, a Parigi, [...] all’inizio del 18° sec., un salotto letterario brillantissimo, dove si ritrovavano intellettuali come Fontenelle, Montesquieu, l’abate di Saint-Pierre, il gesuita C. Buffier. Scrisse vari trattati morali (Avis à sa fille, Avis d’une mère à son fils, ...
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Danda, Mahamadou. – Uomo politico nigerino (n. Tahoua 1951). Si è formato in Burkina Faso, in Canada e in Francia, conseguendo un dottorato in scienze politiche all’univ. Montesquieu di Bordeaux (2004). [...] È stato ministro della Gioventù, dello Sport e della Cultura e della Comunicazione e portavoce del governo di transizione del Niger (apr. - sett. 1999) stabilito dopo l’assassinio del presidente I. Mainassara. ...
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Poeta francese (Janville, Eure-et-Loir, 1732 - Parigi 1776). È noto soprattutto come autore di Héroïdes, ma anche di poemi e di tragedie (Astarbé, 1758; Caliste, 1761, la più famosa). Tradusse poeti inglesi [...] (Pope, Young) e riprodusse in versi, tra l'altro, Le temple de Gnide (1772) di Montesquieu. ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] ; nella dottrina della divisione e dell’equilibrio dei poteri ispirata al modello inglese e teorizzata da C.-L.-S. de Montesquieu; nella concezione di un diritto naturale, fondamento di ogni costruzione giuridica, che da H. van Groot approda al ...
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Scrittore spagnolo (Cadice 1741 - Gibilterra 1782). Scrisse in gioventù versi di scarso rilievo (Ocios de mi juventud, 1773); preromantico nelle Noches lúgubres, imitate dal Young, raggiunse la sua piena [...] di scrittore in Cartas Marruecas (1789), serie di brevi e acuti saggi scritti, alla maniera delle Lettres persanes di Montesquieu, sulla tradizione spagnola e la decadenza contemporanea. Nelle "sette lezioni" di Los eruditos a la violeta (1772) toccò ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1789 - Vert-Bois, Parigi, 1871); dopo il 1815 divenne uno dei dirigenti di varie società segrete russe; e per questo fu condannato in contumacia all'esilio in Siberia dopo [...] la rivolta dei decabristi. Seguace di un assolutismo illuminato, subì l'influenza di Ch.-L. de Montesquieu, A. Smith, J. Bentham, J.-Ch. Sismondi, B. Constant, si dichiarò a favore del libero scambio, propugnò la trasformazione dello stato russo in ...
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Con questa espressione inglese ("controllo e bilanciamento reciproco") si indica quell'insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i vari poteri all'interno di [...] c. and b. deriva dal principio della divisione dei poteri, realizzato in Inghilterra a partire dal 17° sec. e teorizzato da Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748), il cui scopo è evitare l'assolutismo e salvaguardare la libertà dei cittadini. ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] , se non superiori, ai 3.500.000) (89) testimoniava che a Venezia regnavano ormai il "sonno" denunciato da Nani e, stando a Montesquieu, "un certain état d'indolence et un certain désespoir qui fait qu'on n'ose pas jeter les jeux sur sa situation ...
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BREGLIO, Giuseppe Roberto Solaro di
Giuseppe Ricuperati
Nacque in Piemonte, forse a Govone (Cuneo), intorno al 1680 da Ottavio Francesco dei conti di Govone e da Maria Provana di Druent.
La sua famiglia [...] nei primi mesi del 1749 il B. apprezzò talmente l'Esprit des lois da farlo leggere al suo regale alunno (cfr. la lettera del Montesquieu al B. del 22 luglio 1749, ibid., II, p. 209: "Vous me ravissez quand vous me dites que Son Altesse Royale m'a ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] il paganesimo, ma anche fondato una nuova capitale a Costantinopoli, perché si sarebbe adirato con i pagani di Roma. Come per Montesquieu, anche per d’Holbach lo spostamento della sede di governo in Oriente è una delle cause del declino dell’Impero ...
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