Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] progressivo dualismo di governanti e governati, a partire dalla loro unità rappresentata dalla democrazia. A questi tipi ideali Montesquieu commisura una serie di fattori concreti, di condizioni, ma la sua preoccupazione maggiore è che in ogni caso ...
Leggi Tutto
Archeologo (Cortona 1705 - Roma 1763), uno dei maggiori del sec. 18º; pubblicò gli Antiqua numismata del card. A. Albani (2 voll., 1739-44), la Descrizione topografica delle antichità di Roma (1763), il [...] cortonesi e di iscrizioni antiche della Toscana; l'altro fratello, Filippo (Cortona 1709 - ivi 1769), amico di Montesquieu, fu anch'egli archeologo (Dissertation sur les monuments de Bordeaux, 1754), ed ebbe anche interessi letterarî. Ai tre ...
Leggi Tutto
Filosofo positivista, nato a Montpellier il 19 gennaio 1798, morto a Parigi il 5 settembre 1857. Di famiglia cattolica e realista, dopo aver frequentato il liceo e il politecnico a Montpellier, si recò [...] (D'Alembert e gli enciclopedisti, Cabanis e Destutt de Tracy, Hume e la Scuola scozzese, i filosofi della storia Montesquieu, Turgot, Condorcet, i tradizionalisti De Bonald e De Maistre). Decisiva per il suo pensiero fu la conoscenza, nel 1818 ...
Leggi Tutto
Saggista e critico letterario francese, nato a Laroche-sur-Yon il 17 settembre 1847, morto a Parigi il 7 giugno 1916. Fu professore di poesia francese alla Sorbona e dal 1901 membro dell'Accademia.
Sebbene [...] .) e abbia pubblicato anche studî varî sul Drame ancien et moderne (1898), su La politique comparée de Voltaire, Montesquieu et Rousseau (1902), e monografie su Voltaire (1894), Flaubert (1899), A. Chénier (1902), Madame de Sévigné (1910), Rousseau ...
Leggi Tutto
Il liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Nonostante l’uso estremamente ampio che ne è stato fatto e ne viene fatto nell’ambito politologico, il concetto di liberalismo è assai controverso. Non si deve dimenticare [...] . Di qui il paradosso che alcuni di quelli che noi consideriamo tra i maggiori pensatori liberali (J. Locke, C.-L. Montesquieu, I. Kant) non hanno mai usato né il sostantivo («liberalismo») né l’aggettivo («liberale») nell’accezione in cui noi li ...
Leggi Tutto
Sofia-Federica-Amalia, figlia (Stettìno 1729 - Carskoe Selo 1796) del principe tedesco di Anhalt-Zerbst, nel 1745 andò sposa al granduca Pietro Fëdorovič, erede al trono russo. Intelligente, colta e sensibile, [...] dalla speciale istruzione (nakaz) con cui proponeva alla commissione convocata nel 1767 il progetto di un nuovo codice ispirato a Montesquieu e a Beccaria. Soffocata la grande rivolta del cosacco E. Pugačëv (1774-75), C. s'interessò ai problemi dell ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I moti politici e rivoluzionari alla fine del XVIII secolo assumono una funzione propulsiva [...] dualismo tra la camera elettiva e il re che, tuttavia, accentra in sé il vertice dei tre poteri teorizzati da Montesquieu. Da questo punto di partenza e attraverso una successiva serie di tacite modifiche dello Statuto sotto forma di convenzioni, nel ...
Leggi Tutto
POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] ha pure la sua importanza.
La critica della politica razionalistica è svolta nel sec. XVIII stesso da due grandi scrittori, Montesquieu e Vico. L'influsso del primo è immenso. Il costituzionalismo inglese, ch'egli ebbe agio di studiare, per quanto da ...
Leggi Tutto
Finanziere francese, nato a Châteauroux nel 1684, morto a Parigi il 25 febbraio 1769. Capitano nel reggimento d'Angiò, si consacrò poi agli studî economici e divenne uno dei fermiers generali del regno. [...] significativo sono le Observations sur un livre intitulé: De l'esprit des Lois (Parigi 1757-58), abile confutazione del Montesquieu: la Pompadour ottenne però che l'autore ritirasse il libro dal commercio. La seconda moglie del D., figlia naturale ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] oscurantismo, di venire finalmente alla luce. Non c'era più spazio, in un tempo in cui le idee di Locke e di Montesquieu erano diffuse e corrisposte, per quelli che il F. considerava i nocivi consigli di Machiavelli. La virtù doveva essere il valore ...
Leggi Tutto