CAPONE, Gaspare
Paolo Mari
Nacque a Napoli l'11 apr. 1767, in una ricca e illustre famiglia di giuristi. Il padre Nicola lo indirizzò agli studi umanistici, che svolse sotto la guida dell'abate Foti; [...] notevole di letture: utilizza Cuiacio, Struvio, Sigonio, Gotofredo, Muratori, Gravina, Fimiani, ma cita anche Grozio, Pufendorf, Montesquieu, Hume, Leibniz, Bentham e gli economisti inglesi. Ampia trattazione è anche dedicata al diritto longobardo e ...
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DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] lo stato di natura con quello di diritto. Allo stesso tempo il D. era sensibile alla concezione storico-sociologica del Montesquieu ed era profondamente legato al diritto romano. Ne scaturisce quindi da un lato un certo relativismo della legislazione ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] moderna, come il diritto penale, trae la sua origine dal movimento d'idee della seconda metà del sec. XVIII. Al Montesquieu si deve l'affermazione che il codice di procedura penale non è soltanto il codice dei malfattori, ma il "codice della ...
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Guido Alpa
Abstract
Nel volgere di pochi anni lo scenario delle fonti del diritto civile è nuovamente mutato, e, se possibile, divenuto sempre più complesso. Il Codice Civile, la cd. ‘costituzione [...] ai subiecti alcune libertà fondamentali, e, soprattutto, introducono la divisione dei poteri secondo il modello attribuito a Montesquieu (potere legislativo, potere esecutivo, potere giudiziario). La separazione tra le due categorie di rapporti è ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] del tutto alla classe dirigente dell'Italia liberale; affidandosi alla fallace formula della divisione dei poteri di Montesquieu, questa si era abbandonata "fin dai primissimi tempi" a un parlamentarismo di stampo assemblearista, che aveva condotto ...
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Diritto
Il referendum rientra, insieme all’iniziativa legislativa popolare (Procedimento legislativo) e alla petizione, tra gli istituti di partecipazione diretta dei cittadini alla democrazia. In sede [...] J.-J. Rousseau, che affermava la necessità che ogni legge sia ratificata dal popolo. A esso si opponeva C.-L. Montesquieu, secondo il quale, se la grande maggioranza dei cittadini è da ritenersi capace di scegliersi i propri rappresentanti, non è ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] artistiche della famiglia Manin tra Friuli e Venezia nel XVII e XVIII secolo, Venezia 1996, pp. 104-127.
99. Charles de Montesquieu, Oeuvres complètes, a cura di Daniel Oster, Paris 1964, p. 220.
100. Su Pietro Basadonna cf. la voce redatta da Gino ...
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BARBACOVI, Francesco Vigilio
Carlo Francovich
Nacque a Taio in Val di Non (Trento) il 12 sett. 1738 da famiglia benestante. Dopo aver compiuto gli studi di retorica e di filosofia a Trento e dopo aver [...] ,in Studi trentini di scienze storiche, XXXIII (1954), pp. 71 ss.; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel settecento italiano,Firenze 1960; M. Deambrosis, Filogiansenisti, anticuriali e giacobini nella seconda metà del settecento nel Trentino ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] sposa al quindicenne Pietro. Vivace e irrequieta, amava le partite di caccia e leggeva con interesse Madame de Sevigné, Montesquieu, Voltaire; si capisce quindi il suo sdegno contro il marito sciocco, infantile e crudele, si capisce anche come fino ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] nei territori italiani (Piemonte compreso) particolarmente immobile e che aveva meritato il sarcasmo e il fastidio di viaggiatori come Montesquieu e Gibbon.
L’assetto che il Congresso di Vienna aveva dato all’Europa era, per sua natura, instabile ...
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