GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] del ritiro del cappello cardinalizio da parte del vescovo veneziano Antonio Marino Priuli (Moroni, LV, p. 255).
Ancora per il Montedipietà tra il 1759 e il 1764 il G. eseguì modifiche nel seicentesco palazzo già dei Barberini ubicato fra la via dei ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] G. Giustiniani. I Francesi confiscarono i beni del Montedipietà e i preziosi delle chiese, costringendo la città a una contribuzione di 35.000 scudi. Il C. seguì il disegno di evitare alla città ogni possibile aggravio: partecipò alla raccolta ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] della dolcemente mossa Toscana e le dure, azzurre vette dei monti trentini. Così dalla sua attenzione per i colori della Pellico appare sin troppo scontato, specie nell'episodio, pieno dipietà per il nemico, del tirolese muto nella sua sofferenza, ...
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CAVALLI, Marino
Gino Benzoni
Primogenito di Giovanni (1531-1572) di Marino e di Donata di Paolo Tron, nacque a Venezia il 19 nov. 1561.
Dedicò tutta la sua esistenza al servizio della Repubblica, non [...] di là da montidi maniera rovinato" da non poterne più ricavare "le gravezze ordinarie"; inoltre è impossibilitato a difendere "tante piazze quante ha"), non cela una certa ammirazione per questo principe "di grandissima pietà e religione",temerario ...
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CIPRIANI, Sebastiano
Helmutt Hager
Nato a Siena il 1660 circa, si stabilì, non si sa in quale anno, a Roma, dove ebbe a maestro G. B. Contini (Pecchiai, 1952, p. 159) e subì gli influssi di C. Fontana. [...] Leben..., in Römische historische Mitteilungen, XVI[1974], p. 115); nel 1740 il Salvi gli succede come architetto del Montedipietà (Schiavo, 1956, p. 22). Deve essere morto in quel tempo, probabilmente a Roma.
Riesaminandone brevemente il percorso ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] suo medagliere. Il Rezzonico ne fece prontamente battere tre d'oro, consegnandole al C. che, invece di inviarle all'ignaro duca, le depositò al Montedipietà ricavandone settanta scudi. Nel marzo 1767 il ministro sardo a Roma, conte Balbis Simeoni ...
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COTENNA, Vincenzo
Giorgio Tori
Nacque a Lucca il 19 luglio 1772 da Carlo Lodovico e Rosa Libri, e appartenne ad una di quelle famiglie borghesi escluse dal potere politico perché non comprese nel ceto [...] dic. 1816, il generale austriaco Werklein, che mantenne il governo di Lucca a nome delle potenze alleate sino alla venuta di Maria Luisa di Borbone, nominò il C. alla direzione del Montedipietà. In tale incarico restò sino al 3 marzo 1819. È questo ...
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CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] divieto di trattare con chicchessia, meritò l'encomio del superiore per l'assiduità alle pratiche dipietà e per 1788), pubblicate con lo pseudonimo di Giuseppe Struggini; Anecdoti istorici sulle alumiere delli monti Leucogei (ibid. 1790; ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] i rilievi d'altare nella cappella del Montedipietà e nella chiesa di S. Agnese. Il difficile compito di tradurre in un'ancona monumentale il modello di Guidi fu assegnato al L., il quale si avvalse di nuovo dell'assistenza dei figli Tommaso e ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] eleggere le primarie cariche degli "abati" e degli "avvocati", che ripartivano le gravezze municipali e amministravano il Montedipietà e l'Annona. Il partito del F. riusci ad imporre che per l'avvenire l'elezione fosse fatta "da tutto il corpo dei ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...
pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso letter. a, di qualcuno: per veder s’i’...