TIRRENIDE
Giuseppe Stefanini
. Ipotetico continente che molti geologi suppongono formato nel Mesozoico in corrispondenza dell'odierno Mediterraneo occidentale, avendo per centro l'area oggi occupata [...] P. Savi e di E. Suess, fu contornato nel Neogene dalle più recenti catene della fase orogenica alpina (Appennino, MontiPeloritani), dopo di che, a partire dal Pliocene, s'inizia lo sprofondamento di esso, con la formazione delle profonde fosse del ...
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FURNARI, Salvatore
Salvatore Vicario
, Nacque il 16 marzo 1808 a Novara di Sicilia, alle pendici dei MontiPeloritani, da Giuseppe e da Maria Campo. Compiuti gli studi classici nel collegio di Bronte, [...] nel 1830 si laureò in medicina e filosofia a Palermo. Subito dopo la laurea tradusse l'opera di N.P. Adelon con il titolo Fisiologia dell'uomo (Palermo 1831). Fu per poco tempo a Napoli, quindi si recò ...
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Monti che formano il settore nord-orientale dell’Appennino Siculo. Si estendono dalla Punta del Faro (Capo Peloro) fino alla Portella Mandrazzi e costituiscono una cresta relativamente stretta, che corre [...] più vicina alla costa dello Stretto di Messina che al Tirreno. Non superano i 1400 m (Montagna Grande, 1374 m). I fianchi sono scoscesi, con intense colture (agrumi, viti, olivi) alle falde.
Il Capo Peloro ...
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(o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua [...] Grande, nel gruppo del Gran Sasso d’Italia, 2914 m; Monte Amaro, nel gruppo della Maiella, 2795), è formato da almeno è formato essenzialmente dai rilievi della Sicilia settentrionale: i Peloritani, i Nebrodi, le Madonie.
Clima e idrografia
Il ...
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MEDITERRANEO (fr. Mer Méditerranée; sp. Mar Mediterraneo; ted. Mittelländisches Meer o Mittelmeer; ingl. Mediterranean Sea; A. T., 9-10)
Giovanni PLATANIA
Roberto ALMAGIA
Enzo MINUCCI
Raffaele ISSEL
Fabrizio [...] solo scarsi avanzi (Arcipelago Toscano, Sardegna, Calabria, Peloritani) raggiungendo da una parte le Alpi Carniche, dall' l'area della Tethys, producendo l'emersione dei Pirenei e dei monti di Provenza prima, e poi delle Alpi e delle altre catene ...
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NEBRODI, Monti (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Costituiscono il tratto centrale e più esteso della catena settentrionale della Sicilia, noto più comunemente col nome di Caronie. Strabone, dandoci [...] per il primo quella denominazione e attribuendola ai monti che, com'egli dice, si sollevano dalla parte opposta dell'Etna, più stendono per circa 70 km. tra le Madonie a occidente e i Peloritani dal lato opposto, culminando nel M. Sori (m. 1847). ...
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FERRARA, Francesco
Rosario Moscheo
Nacque a Trecastagni, sulle falde dell'Etna, in provincia di Catania, il 2apr. 1767, da Filadelfo e da Genoveffa Motta. Indirizzato alla carriera ecclesiastica, fu [...] l'autore si diffonde sui fiori che abbondano sui monti Iblei, descrivendone le caratteristiche e i meccanismi di 'altro le rocce granitiche, particolarmente abbondanti nel territorio dei Peloritani, i marmi, le terre calcaree, i quarzi, le ...
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Vedi MESSINA dell'anno: 1961 - 1995
MESSINA (v. vol. IV, p. 1084)
G. M. Bacci
Grazie a nuovi scavi è stato possibile acquisire importanti elementi circa la topografia dell'antico centro urbano, con particolare [...] dell'Età del Ferro (possibile Ausonio), è stato individuato di recente presso i monti Ciccia e Tidora, su una dorsale a cavallo delle estreme propaggini dei Peloritani, dalla quale è possibile dominare sia l'area dello Stretto sia del lago Peloro ...
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peloritano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Peloritanus]. – 1. agg. Che si riferisce al promontorio Pelòro (Capo Peloro), all’estremità nord dello stretto di Messina, in Sicilia; anche, che si riferisce ai monti Peloritani, i quali si estendono...
fillade
fìllade s. f. [dal fr. phyllade, che è dal gr. ϕυλλάς -άδος «fogliame», per l’aspetto fogliaceo]. – Roccia metamorfica di epizona, originatasi per metamorfismo dinamico di sedimenti argillosi o argilloso-arenacei, caratterizzata da...