Matematico (Nancy 1771 - Montpellier 1859); insegnò a Nîmes e a Montpellier. Fondò e diresse le Annales de mathématiques pures et appliquées (1810-31), dette "Annales de G.", nelle quali pubblicò gran [...] parte dei suoi lavori. Al G. è dovuta la scoperta del principio di dualità della geometria proiettiva, da lui stesso così chiamato, cui pervenne, con J.-V. Poncelet, attraverso una indagine critica sui ...
Leggi Tutto
Matematico (Montpellier 1820 - ivi 1883). Prof. di matematica all'univ. di Montpellier. È noto soprattutto per aver formulato (1849) una teoria sulla frantumazione che un satellite può subire a causa delle [...] forze di marea esercitate dal pianeta cui esso appartiene. n Raggio di R.: è la minima distanza da un pianeta alla quale può orbitare, senza disgregarsi, un satellite, che sia tenuto insieme soltanto dalla ...
Leggi Tutto
Giurista (Baillargues, Montpellier, forse 1487 - Parigi 1557). Insegnò il diritto canonico nelle univ. di Montpellier, Tolosa, Cahors, Bourges e infine Parigi, chiamatovi da Francesco I; coltivò, oltre [...] al diritto canonico, anche il romano e il francese. Paolo III lo volle come uditore della Rota romana. Tra le sue opere: una Praxis beneficiorum, un commentario al titolo del Digesto (lib. 50, tit. 16) ...
Leggi Tutto
Architetto (Parigi 1653 - Montpellier 1701). Studiò a Roma (1676-81) e lavorò quindi a Parigi con J.-H. Mansart. La sua attività si svolse soprattutto a Nimes, Carcassonne, Montpellier (Promenade du Peyrou, [...] in collab. con F. d'Orbay), Beziers. Nel 1693 divenne "architecte de la province" (Linguadoca). La sua opera principale è il pal. arcivescovile di Tolosa. Tradusse il libro VI del Trattato di V. Scamozzi ...
Leggi Tutto
Medico (Montpellier 1734 - Parigi 1806); collaboratore a Parigi dell'Encyclopédie (1754-58), medico militare dal 1756, dal 1761 allo scoppio della Rivoluzione acclamato professore all'università di Montpellier. [...] È considerato il caposcuola dei fisiologi francesi dell'inizio dell'Ottocento e fondatore del vitalismo per la sua Oratio academica de principio vitali hominis (1773). Sue opere fondamentali sono i Nouveaux ...
Leggi Tutto
Pittore (Montpellier 1766 - ivi 1837). Allievo di J.-L. David, ottenuto il premio di Roma (1787), fu a lungo in Italia e in particolare a Firenze (1794-1825). Si distinse specialmente nei ritratti, tra [...] i quali notevoli quelli dell'Alfieri, della contessa d'Albany e del Foscolo. Tornato a Montpellier, donò alla città (1825) le sue collezioni di pitture antiche e moderne, stampe e oggetti d'arte (di particolare importanza la collezione che F. ereditò ...
Leggi Tutto
Storico francese (Montpellier 1884 - ivi 1951); prof. di storia medievale all'univ. di Montpellier e in varie università straniere tra le quali quella di Lovanio (1925-27, 1946-47); dal 1941 membro libero [...] dell'Académie des inscriptions et belles lettres. Ha scritto opere su Le règne de Philippe Ier, roi de France (1912), La réforme grégorienne (3 voll., 1924-27, di fondamentale importanza), La chrétienté ...
Leggi Tutto
Pittore (Montpellier 1841 - Beaune-la-Rolande 1870). Dapprima si orientò verso la pittura rinnovatrice di G. Courbet; si accostò quindi agli impressionisti, specie a C. Monet e a E. Manet. Volontario nella [...] il gusto della composizione all'aria aperta sono già tipicamente impressionistici. Altre opere: Atelier (1870, Parigi, Musée d'Orsay), Donna seduta ai piedi di un albero (1868), La negra (1870), Toilette (1870), tutt'e tre a Montpellier, Musée Fabre. ...
Leggi Tutto
Figlio secondogenito (Montpellier 1243 - Maiorca 1311) di Giacomo I detto il Conquistatore, ereditò dal padre (1276) il regno di Maiorca, costituito dalle Baleari con le contee del Rossiglione e Cerdagna [...] e la signoria di Montpellier, con capitale a Perpignano. G. fu però subito osteggiato dal fratello Pietro III re d'Aragona, che lo costrinse a rendergli omaggio (1279). Aspirando a una maggiore autonomia, in occasione della guerra del Vespro (1286), ...
Leggi Tutto
Pittore (Montpellier 1616 - Parigi 1671). Si formò in Italia con N. Poussin, C. Lorenese, A. Sacchi, il Valentin. Tornato in Francia, ebbe grande notorietà per i suoi paesaggi; nel 1648 fu tra i fondatori [...] dalla regina Cristina. Tra le sue opere più notevoli sono da ricordare le decorazioni del palazzo Vauvert a Montpellier, gli affreschi nella galleria del palazzo Bretonvilliers a Parigi (distrutti) e l'Apoteosi di Ercole nelle Tuileries. Benché ...
Leggi Tutto
euroregione
s. f. Regione europea. ◆ L’alta velocità ben diffusa in Spagna non unisce ancora Madrid a Barcellona, né c’è una pianificazione chiara […] sui destini di Catalogna e in particolare sul grande sogno «di sviluppare attorno alla città...