Poeta austriaco (sec. 14º), operoso tra il 1356 e il 1395 in Austria, soprattutto alla corte di Vienna. Dotato di cultura biblico-ecclesiastica e cavalleresca, compose le Ehrenreden, elogi funebri a schema [...] fisso, e versi politici d'occasione o didattici, allegorie morali, facezie in rima. ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] è il contrario di 'inconscio'. Nel senso 6, fa infine riferimento al fatto che esiste un sistema di regole morali, il quale costituisce un criterio con cui giudicare le azioni proprie e degli altri, sicché c. diviene espressione della responsabilità ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] o perseguitare chi professi determinati principî, specialmente morali e religiosi. Ma è da notare che tolleranza . La sua concezione appuntata sulla dualità di diritto e morale, incoercibile questa perché relativa al forum internum, coercibile quello ...
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Poeta (Nizza 1713 - Milano 1803). Sacerdote, fu ammirato per la sua vita esemplare. Fece ammettere G. Parini nell'Accademia dei Trasformati. Autore di traduzioni e imitazioni (Favole esopiane, 7 voll., [...] 1779-88; Epigrammi greci, 1786), scrisse anche Rime giocose, satiriche e morali (1776) e un poema di 101 canti in ottave, Cicerone (1755-74), in cui la vita dell'Arpinate è pretesto per divagazioni sulla vita del suo tempo, non prive talvolta di ...
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Filosofo e pedagogista (Vigevano 1871 - Torino 1934), prof. di filosofia morale nelle univ. di Palermo (1902-03), Pavia (1903-09), Torino (1910-12), e di pedagogia a Torino (dal 1912). Socio nazionale [...] opere, di cui le principali sono: Rosmini e Spencer (1899); Problemi generali di etica (1901); L'individualismo nelle dottrine morali del sec. XIX (1909); Elementi di pedagogia (3 voll., 1916-20); L'educazione in Italia dall'umanesimo al risorgimento ...
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Scrittrice italiana (Narni 1803 - Firenze 1887); sposò il latinista Michele Ferrucci e lo seguì prima a Ginevra, poi (1844) a Pisa dove egli insegnò. Scrisse versi classicheggianti (Prose e versi, 1873); [...] della donna italiana, 1847; Della educazione intellettuale, 1849-51; Letture morali ad uso delle fanciulle, 1851-52; Ammaestramenti religiosi e morali ai giovani italiani, 1877, ecc.). Nel 1871 fu la prima donna a essere nominata corrispondente ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] per la mancanza assoluta di notizie storiche intorno alla figura di Omero, per la diversità di contenuto politico, sociale, morale tra i due grandi poemi che la tradizione gli attribuisce, per le contraddizioni che si riscontrano all’interno di ...
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Storico, nato a Perpignano (Pirenei Orientali) il 1° settembre 1873, ha insegnato nelle università di Digione e di Tolosa. Presidente della Società archeologica del mezzogiorno, dal 1934, è membro dell'Istituto [...] per l'Accademia di scienze morali e politiche.
Uno dei più autorevoli medievalisti francesi odierni, il C. ha dedicato la propria attività alla storia borgognona, cui ha dato eruditissimi contributi, a quella catalana e soprattutto al periodo ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] per l'interpretazione dell'anima e della poesia di L., ma come opere d'arte a sé stanti che, insieme con le Operette morali (1ª ed. Milano 1827), lo pongono anche tra i maggiori prosatori italiani.
Vita e opere
Primo dei cinque figli di Monaldo e di ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] i sovrani delle leggende. In quel tempo remoto, lo Stato non si reggeva su una legge spietata, inventata da uomini senza morale; il sovrano non governava con l'aiuto della forza e di leggi severe, ma guidato dalla virtù.
Confucio riteneva che la ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...