Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] di Ch. F. D. Schubart, veemente e anarchica esaltazione della libertà individuale al di sopra d'ogni convenzione sociale e morale, e opera tipica dello Sturm und Drang. Rappresentato a Mannheim (1782), il dramma provocò l'ira del duca Karl Eugen ...
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Pedagogista ceco (Praga 1895 - Lüneburg 1978). Influenzato dalla psicologia di F. Brentano, maturò la convinzione che occorresse costruire una scienza dell'educazione rigorosamente empirica, fondata sulla [...] distinta dalla tradizionale "dottrina dell'educazione", non scientifica perché in sostanza basata su precetti morali e opinioni filosofiche. Fra le sue opere: Erziehungswissenschaft (1934); Deutsche Erziehungswissenschaft. Prinzipiengeschichte und ...
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Letterato italiano (Campagna d'Eboli, Salerno, 1552 - Napoli 1634); ebbe incarichi pubblici a Napoli e fu istitutore del duca di Urbino; lasciò, tra l'altro, una lettera sulla Gerusalemme liberata del [...] Tasso (in appendice all'ed. curatane da T. Costo, 1582), un Trattato delle imprese (1592), Apologi colle dicerie morali (1602), opere storiche relative al Napoletano e una Selva de' concetti scritturali (2 voll., 1593, 1600), testo fondamentale nella ...
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Questo termine, benché coniato durante le discussioni teologiche della Riforma protestante, esprime cosa molto più antica e cioè l'avversione contro la legge mosaica e le sue pratiche rituali, o addirittura [...] della legge non significò mai ripudio dei principî morali da essa proclamati: basterà ricordare a tale proposito non credersi obbligato per principio all'osservanza delle norme morali consiste l'eresia designata dai teologi con la parola antinomismo ...
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ROMANO, Giacinto
Ettore Rota
Nato a Eboli il 26 ottobre 1854, morto a Milano il 7 febbraio 1920. Formatosi alla scuola del De Sanctis, del De Blasiis, del Vera nell'università di Napoli, si dedicò agli [...] studî e all'insegnamento della storia, con intenti civili e morali. Esordì nel liceo di Monteleone Calabro, nel 1881. Era da poco scoppiato il dissidio franco-italiano per la questione di Tunisi: e il R. studiò la tradizione, molto remota, dei ...
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LUCHAIRE, Achille
Nicola Ottokar
Storico, nato a Parigi il 24 ottobre 1846, morto a Parigi il 14 novembre 1908. Fu dal 1879 professore dell'università di Bordeaux, e nel 1889 ricoprì la cattedra di [...] storia medievale nella Sorbona. Nel 1895 fu nominato membro dell'Accademia di scienze morali e politiche.
Le principali opere sue si riferiscono al periodo medievale. Le più importanti sono: Histoire des institutions monarchiques de la France sous ...
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gramo
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del lessico dell'Inferno - definito mondo gramo, " pieno d'ogni gravezza e dolore " (Daniello: cfr. If XXX 59) -, che vale " infelice ", ma con [...] un'accentuazione nel senso della miseria e dell'impotenza.
D. lo collega infatti a situazioni politiche e morali corrotte (lf I 51 [la lupa]. molte genti fé già viver grame); a peccatori gravi come i sodomiti (XV 109 Priscian sen va con quella turba ...
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Òssola, Carlo. - Filologo e critico letterario italiano (n. Torino 1946). Professore emerito nel Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina, socio dell’Accademia [...] Italiana a Lugano (2007-16) e della classe di Scienze morali, storiche e filologiche dell'Accademia delle scienze di Torino per il Dante Alighieri, è direttore della classe di Scienze morali, storiche e filologiche dell'Accademia delle scienze per il ...
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Uno dei trattati della Mishnāh (IV ordine, fine). A differenza di tutti gli altri trattati mishnici, i quali hanno un contenuto legale (rituale o giuridico), il trattato Ābōt ha un contenuto etico. È una [...] raccolta, divisa in cinque capitoli, di massime morali e di consigli per la vita religiosa e per la vita sociale, riferiti nei primi quattro capitoli in nome di una serie di dottori o "padri" del giudaismo (da ciò il titolo di Ābōt "Padri", o Pirqē ...
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. Favolista ebreo, di età e patria incerta. Visse, non sappiamo se in Francia o in Inghilterra, non oltre la metà del sec. XIII. Scrisse in ebraico una raccolta di favole, col titolo Mishlē Shu‛ālīm (Favole [...] di volpi), probabilmente rifacimento delle favole di Maria di Francia. Compose inoltre, pure in ebraico, due operette morali, un rifacimento delle Quaestiones naturales di Adelardo di Bath, e un Lapidario.
Ediz. princ. delle favole: Mantova 1557-58; ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...