CALOGERO, Guido
Mauro Visentin
Nacque a Roma, il 4 dicembre 1904, da Giorgio, di origini siciliane, professore di lingua francese nelle scuole secondarie, spirito di sentimenti progressisti, di simpatie [...] , ai suoi occhi, negli anni, l’espressione più consona di quel “distinto” rappresentato, nel suo pensiero, dalla morale) e della “giustizia” (sociale e politica, che per Croce era uno pseudoconcetto, come tale questione empirica, eventualmente ...
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conduttore (conduttrice; conducitrice)
Dal latino conductor, nel senso di " guida ", " scorta ", il sostantivo compare in Cv IV VI 16 vedere si può, Aristotile essere additatore e conduttore de la gente [...] a questo segno. Al femminile appare con valore figurato in Cv IV XVII 8, riferito alla Prudenza, conduttrice de le morali virtù.
La forma ‛ conducitrice ', che si svolge dal latino conducere, s'incontra, in rima con Beatrice e radice, riferita a ...
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Critico letterario italiano (Adrara S. Martino, Bergamo, 1870 - Milano 1924). Prof. di letteratura italiana nelle università di Messina e di Pisa, il suo nome è particolarmente legato alle ampie monografie [...] (1910), sul Fogazzaro (1913) e sul Tasso (1920), nelle quali la sua critica, attenta non meno ai valori psicologici e morali che a quelli estetici, si dispiega in tutte le sue doti di sensibilità e finezza interpretativa. Il D. scrisse anche alcuni ...
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Diplomatico francese (Parigi 1835 - ivi 1919). Direttore degli affari politici al Quai d'Orsay dal 1880, resse l'ambasciata di Berlino (1881-86), sapendo farsi apprezzare dal Bismarck e far accettare la [...] politica coloniale africana del ministro Ferry. Senatore nel 1892, ambasciatore a Londra nel 1894-98, fu membro dell'Accademia delle scienze morali e politiche dal 1899. ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] e "la definizione completa dell'identità di una persona, quindi, di solito comprende non solo la sua posizione sulle questioni morali o spirituali, ma anche un riferimento a una comunità" (p. 41). Se la conversazione è la vera posizione originaria al ...
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SALVEZZA, Esercito della (Salvation Army)
Organizzazione di tipo militare, fondata per scopi religiosi e sociali da William Booth (v.). Il Booth, un metodista seguace dei movimenti revivalisti (v. risveglio), [...] miserabili della popolazione, per le peculiarità stesse delle loro esigenze morali e per il fatto di essere stati tanto e così a e assistenziale, destinate a migliorare la situazione economica e morale del popolo. Ex-carcerati, donne perdute, persone ...
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MATTIOLI, Ercole Antonio Maria
Raffaele Tamalio
– Nacque a Bologna il 13 dic. 1640 da Valeriano, in un’antica famiglia bolognese: suo nonno, Costantino, fu senatore a Mantova per i Gonzaga; uno zio [...] paterno, il gesuita Ercole (1622-1710), fu oratore di fama e autore di numerose opere morali (Fantuzzi).
Laureatosi allo Studio di Bologna in diritto, sposò una sua concittadina, Camilla Paleotti, dalla quale ebbe un figlio, ma né della moglie, né ...
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ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto [...] , il termine sta per " svolgimento " di una tesi mediante argomenti, o senz'altro " argomento "; in Cv I VIII 6 li morali ragionamenti sono le argomentazioni che contengono un ammaestramento; in IV VI 2 lo ragionamento de la imperiale autorità è la ...
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spiritualismo Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito. Il termine fu introdotto nel 19° sec. da V. Cousin, anche se la tradizione spiritualistica può essere [...] legata al privilegio accordato alla conoscenza introspettiva e alla coscienza come sede di principi gnoseologici e valori morali, questa tradizione è peraltro connessa alla difesa delle dottrine cristiane e, soprattutto nel pensiero francese tra ...
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Pittore e incisore (Lucca 1611 - Roma 1650), allievo del Domenichino e di Pietro da Cortona, conobbe N. Poussin e F. Duquesnoy. Soprattutto nella sua vasta produzione di disegni e incisioni (prevalentemente [...] qualità, T., sfruttando le potenzialità del mezzo grafico, espresse la sua predilezione per tematiche filosofiche, allegoriche o morali. L'intento classico, dichiaratamente manifesto negli appunti per un Trattato di pittura (1640-50, ms. a Düsseldorf ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...