FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] apprese i primi insegnamenti, entrò in contatto con illustri committenti, artisti, eruditi, crescendo nel rispetto delle norme morali e sociali della propaganda tridentina. Attraverso l'attività paterna la F. conobbe sin dalla fanciullezza la più ...
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Economista francese (Parigi 1819 - ivi 1905). Abbandonò nel 1848 la medicina per dedicarsi ai problemi economici e, pur senza una grande preparazione teorica, lasciò opere importanti, tra cui, notevole [...] retour périodique en France, en Angleterre et aux États Unis (1862; 2a ed. 1889), premiata dall'Accademia di scienze morali, in cui per la prima volta sono usate sistematicamente serie temporali di prezzi, saggi d'interesse, ecc., che rivelano delle ...
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Critico letterario romeno (Dârlos, Târnava, 1872 - Bucarest 1913). Originario della Transilvania, si rifugiò nel 1898 a Bucarest. Critico militante, pubblicò una serie di Foiletoane ("Articoli", 1904), [...] impressionistica, intuitiva, che non ubbidisce ad alcun sistema filosofico o estetico, ma solo ai generici criterî nazionali e morali che erano dell'epoca. Tratti non dissimili si ritrovano in Portrete literare ("Ritratti letterarî", 1911) e in ...
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Atteggiamento letterario connesso con alcune posizioni estreme del movimento romantico, caratteristico di alcuni dei maggiori esponenti della letteratura inglese dell'Ottocento ma in seguito diffusosi [...] e istituzione, e anche contro Dio, in cui il piacere di dissacrazione e di eversione si unisce alla negazione di tutti i valori morali (il termine è stato anche usato per alcuni aspetti del decadentismo letterario inglese ed europeo in generale). ...
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lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] grande successo: attualmente l’unica lingua artificiale esistente è l’esperanto. Tuttavia queste lingue nascono da nobili intenti morali e sono molto interessanti dal punto di vista intellettuale
Una diversità fastidiosa
Nel mondo si contano più di ...
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Lambert, Anne-Therese de Marguenat de Courcelles, marchesa di
Lambert, Anne-Thérèse de Marguenat de Courcelles, marchesa di
Scrittrice e moralista francese (Parigi 1647 - ivi 1733). Tenne, a Parigi, [...] , dove si ritrovavano intellettuali come Fontenelle, Montesquieu, l’abate di Saint-Pierre, il gesuita C. Buffier. Scrisse vari trattati morali (Avis à sa fille, Avis d’une mère à son fils, Traité de l’amitié, Traité de la vieillesse, Réflexions ...
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Drammaturgo, ingegnere, economista e uomo politico spagnolo (Madrid 1832 - ivi 1916). Fu ministro delle Finanze nel 1874, e alla sua iniziativa è dovuta la creazione del Banco de España. Nel 1904 ricevette, [...] Nobel per la letteratura. Delle sue opere teatrali, declamatorie ed eloquenti, che presentano per lo più casi di coscienza e conflitti morali, ricordiamo: En el puño de la espada (1875); O locura, o santidad (1877); En el seno de la muerte (1879); La ...
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Storico irlandese (Newtown Park, Dublino, 1838 - Londra 1903). Già in Leaders of public opinion in Ireland (1861, saggi su J. Swift, H. Flood, H. Grattan, D. O'Connell), in A history of rationalism in [...] religioso, politico ed economico, dal Medioevo alla Riforma) e in A history of european morals (1869, storia delle dottrine morali, dalla caduta dell'Impero romano a Carlo Magno) L. aveva dato prova di storico acuto e suggestivo. Chiarezza, ampiezza ...
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Scrittore francese (Bédarieux, Hérault, 1827 - Parigi 1898). Esordì con due raccolte poetiche, Les hirondelles (1848) e Les feuilles de lierre (1853), ma si dedicò in seguito completamente al romanzo, [...] successo, pubblicò tutta una serie di romanzi, ambientati nella provincia e nella campagna francese, e animati da problemi morali e religiosi: Le chevrier (1868); L'abbé Tigrane (1873); Un illuminé (1881); Mon oncle Célestine (1881); Lucifer (1884 ...
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Scrittore francese (n. forse in Provenza 1388 - m. dopo il 1461), autore di due trattati didattici, farraginosi ma ricchi di notizie, La Salade e La Salle, e di un romanzetto, considerato il suo capolavoro, [...] de Saintré (1456) dove è rinnovato con garbo e umorismo l'antico contrasto fra il chierico e il cavaliere. Compose anche opere morali e allegoriche, Le Réconfort de Madame de Fresne (1458); La journée d'Onneur et de Prouesse (1459); le memorie Des ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...