Sotto questo nome (e sotto quello di Nanni) è noto il letterato Remigio Nannini (n. Firenze 1521 circa - m. 1581), che nel 1575 entrò nell'ordine domenicano. Scrisse poesie (Rime, 1547; Canzone alla gloriosissima [...] (v.) numerose edizioni e volgarizzazioni, delle quali la più fortunata fu quella delle Epistole e Evangeli con annotazioni morali (1575). Curò inoltre la prima ed. completa delle Storie d'Italia di Guicciardini (1567), sulla quale scrisse anche ...
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Poeta nederlandese (n. 1370 circa - m. 1428). Segretario e ambasciatore alla corte d'Olanda, durante un viaggio a Roma (1411-12) scrisse il poema didascalico Der minnen loep ("Il corso dell'amore"), composto [...] una sessantina di novelle attinte a fonti classiche, religiose e popolari, esemplificano quattro tipi d'amore (folle, buono, lecito e illecito). Scrisse anche dialoghi morali ispirati al Liber consolationis et consilii di Albertano da Brescia. ...
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Grammatico ed erudito spagnolo (n. presso Murcia 1575 circa). Vissuto a lungo in Francia quale segretario di Anna d'Austria e interprete del re, svolse intensa attività per la diffusione della sua lingua. [...] Compose molte opere grammaticali, come Espejo de la gramática (1614), in dialoghi, racconti ed esempî, Thesoro de diversa lición (1636), Secretos de gramática española (1640), ecc., oltre a trattati morali, religiosi, ecc. ...
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FISIOLOGO
. È l'opera di un alessandrino del sec. II, giuntaci in varie redazioni e traduzioni - greche, etiopiche, siriache, armene e numerose latine - che, pur attribuendola a diversi autori, si riportano [...] (Φυσιολόγος). Attraverso gli esempi del regno animale il Fisiologo illustra e divulga in forma allegorica le dottrine dogmatiche e morali del cristianesimo; e l'autore si mostra più esperto di testi sacri che di scienza naturale. Il libro fu ...
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L'educazione ai sentimenti
Anna Tonelli
Le regole della 'vita emotiva'
Tra i compiti che la Chiesa considera come prioritari, l’educazione ai sentimenti rientra pienamente nel disegno di formare e modellare [...] delle nascite, di ribaltamento dei ruoli fra uomo e donna, di amori prematrimoniali. Non tanto e solo per un confronto-scontro con la morale laica, ma perché «il problema non era più il dialogo con l’altro, ma il cambiamento»59. Non si è in presenza ...
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DECIO, Carolina
Graziella Pulce
Non sono noti né la data né il luogo di nascita, benché sia l'Albertazzi sia il Mazzoni la definiscano napoletana. Molto scarse le notizie sulla sua vita; certo è che [...] motivazioni che la inducono ad affermare che unico e ineliminabile fine della commedia (e dunque dell'arte) deve essere quello morale. Una buona commedia deve perciò rappresentare l'uomo non nel suo stato naturale - privo di leggi e dominio della più ...
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Accademia fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio de Filiis e Jan van Heeck. Si proponeva di promuovere la rinascita degli studi naturalistici, la cui decadenza i L. ascrivevano [...] di 540 membri di tutte le nazionalità, divisi nelle due classi di scienze fisiche, matematiche e naturali e di scienze morali, storiche e filologiche, ripartiti in diverse categorie, comprendenti 180 soci nazionali, 180 soci corrispondenti e 180 soci ...
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Teoria estetica relativa al rapporto tra musica e sentimenti. Proposta dagli antichi Greci, fu ripresa dal pensiero musicale rinascimentale (➔ Bardi, Giovanni) e conobbe il pieno sviluppo in epoca barocca, [...] tra affetti e figure musicali. Nella seconda metà del 18° sec. la rappresentazione degli affetti assunse nuove connotazioni morali, secondo i dettami dell’estetica illuminista, e mirò a esprimere non tanto le singole emozioni quanto il carattere ...
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Poeta satirico tedesco (metà sec. 12º). Appartenne forse al ceto dei cavalieri. Ritiratosi dalla vita mondana, sostenne con sferzante efficacia oratoria le posizioni di un sopravvissuto rigorismo ascetico [...] degli ecclesiastici contemporanei, mentre l'opera principale, Von des todes gehugde (1160 circa), smaschera le magagne morali di tutti i ceti sociali, compiacendosi nella drammatica rappresentazione della caducità della vita e culminando nell ...
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Poligrafo (Bielefeld, Vestfalia, 1760 - Jena 1819); prof. di storia al Carolinum di Brunswick (1786) e di filosofia nelle univ. di Gottinga (1810) e di Jena (1817), fu tra i primi a diffondere in Germania [...] Staatswirtschaft (3 voll., 1800-04). Caldeggiò l'emancipazione degli Ebrei e attribuì importanza fondamentale agli elementi morali dello sviluppo economico. Scrisse anche di statistica (Kritik der Statistik und Politik, 1812; Kritische Geschichte der ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...