Letterato greco (n. Prusa, Bitinia, 40 - m. dopo il 114), una delle figure più notevoli della seconda Sofistica, detto Crisostomo (bocca d'oro) per la sua eloquenza.
Vita
Venuto a Roma in giovane età, [...] e conducendo la vita del filosofo cinico, finché, morto Domiziano (96), tornò a Prusa donde si allontanò spesso, per tenere prediche morali nelle città dell'Asia. Fu di nuovo, sotto Traiano, a Roma, dove ebbe la cittadinanza romana e il cognome di ...
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Critico statunitense (Pasadena 1902 - Boston 1950), prof. di storia della letteratura nella Harvard University dal 1942. Il suo spirito intimamente religioso, liberale in politica, e il carattere incisivo [...] di critica sociologica che mirava a collocare l'opera nel suo ambiente sociale, pur dando spazio ai valori estetici e morali. Noto soprattutto per American renaissance: Art and expression in the age of Emerson and Whitman (1941), che si è imposto ...
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Scrittore francese (Parigi 1872 - ivi 1956). Per circa quarant'anni fu critico teatrale del Mercure de France, quindi collaborò alla Nouvelle revue française e alle Nouvelles littéraires. Ammiratore di [...] , 1929), traducendo in pagine di classica finezza i conflitti e gli umori, le esperienze artistiche e le notazioni morali della sua vita spiritualmente avventurosa e intensa. Individualista e anticonformista, alimentò il mito dello scrittore cinico e ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] di quel che oggi si dice la civiltà o la storia; nella quale l'uomo viene manifestando la sua originalità e creando un mondo morale al di sopra di quello ch'egli trova nell'universo, e che si chiama natura. In tal significato si parlò di un'arte ...
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Volgarizzatore del sec. XIV. Esercitava il notariato nella sua città, Firenze, nel 1323. Lo troviamo poi a Venezia, dove, forse per un delitto di sangue, fu rinchiuso in prigione. Si confortò nella prigionia, [...] termine della sua vita, traducendo in bella prosa e in terzine il De consolatione philosophiae di Boezio. Di alcune canzoni morali, che nei manoscritti vanno sotto il suo nome, la paternità gli è vittoriosamente contesa da Bindo Bonichi. Morì intorno ...
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Poeta lettone (Vecpiebalga, Vidzeme, 1879 - Stoccolma 1945), partecipò alla rivoluzione del 1905, fu esule (1906-10), imprigionato dopo il ritorno a Riga (1911-13), membro del parlamento lettone (1922-31). [...] per rifugiarsi nella natura e nei sogni. Notevoli le sue favole, ora satiriche (Kā es braucu Ziemeļmeitas lūkuoties "Come andai alla ricerca della figlia del nord", 1904), ora filosofico-morali (Kaķīša dzirnavas "Il mulino della gattina", 1913). ...
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Pittore italiano (Tripoli 1937 - Roma 2024). Ha vissuto e lavorato a Roma, dove si è affermato a partire dal 1958. Formatosi attraverso lo studio dei grandi maestri di ogni tempo, è andato ricercando le [...] motivazioni della propria attività artistica in una linea di impegno ideologico marxista. Il realismo dei suoi temi, espresso in una forma carica di tensione drammatica, si trasforna in un surrealismo evocativo di significazioni morali. ...
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SAVONAROLA, Michele
Arturo CASTIGLIONI
Nikolai RUBINSTEIN
Medico, avo di Girolamo S., nato a Padova intorno al 1384, morto a Ferrara nel 1468. Studiò medicina nella sua città natale, e divenne professore [...] i bagni e le acque termali d'Italia.
Non si limitò alla medicina, ché oltre a varî scritti inediti su materie morali scrisse una descrizione della città di Padova e dei suoi uomini illustri, il Libellus de magnificis ornamentis regie civitatis Padue ...
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Poeta, nato a Laurencekirk (Scozia) il 25 ottobre 1735, morto il 18 agosto 1803. Laureatosi ad Aberdeen, divenne maestro di scuola, e poi per 30 anni tenne la cattedra di filosofia morale e logica in quell'università. [...] in tre anni la sorella prediletta, e tutti e due i figli. Oltre a poesie varie, scrisse molti saggi su argomenti morali, filosofici e religiosi: il più noto è l'Essay on Truth (1770), in cui combatté Hume, raggiungendo una popolarità sproporzionata ...
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UTILE
Delio CANTIMORI
. "Utile" ha oggi tre significati principali: "utile" è in primo luogo ciò che non ha valore in sé, ma come mezzo a un altro fine giudicato buono, da qualsiasi punto di vista (Kant, [...] ); in secondo luogo ciò che serve alla vita o alla felicità (benessere individuale), come opposto ai fini spirituali o morali; e infine ciò che concerne l'interesse economico-sociale in senso stretto (patrimonio, carriera), opposto non solo alla vita ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...