deontologia medica
Insieme di norme non giurisprudenziali che regolano dal punto di vista etico la professione del medico. La d. m. ha avuto un ruolo fondamentale, fin dagli albori della storia della [...] . La d. m. ha lo scopo di affermare non solo i compiti del medico e i doveri che gli competono (doveri sia morali che civili), ma anche la sua indipendenza da coercizioni o norme contrarie ai principi di libertà di coscienza nelle scelte, e al ...
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Nesbø, Jo. – Scrittore, musicista e attore norvegese (n. Oslo 1960). Laureatosi presso la Norwegian School of Economics and Business Administration in Economia, dopo aver lavorato come giornalista freelance [...] alla serie del detective Harry Hole, antieroe tormentato e violento ma dotato di grande abilità investigativa ed elevati standard morali. Scrittore in grado di comporre vicende complesse e ambiziose, giocate sul filo della tensione estrema, N. ha ...
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Economista (Parigi 1896 - ivi 1978), prof. nell'École libre des sciences politiques (1930-40) e nell'Institut d'études politiques (1945-48); ha rappresentato la Francia alla Conferenza delle riparazioni [...] di giustizia della CECA (1952) e giudice della Corte di giustizia delle Comunità Europee. È stato membro dell'Accademia di scienze morali e politiche (dal 1944), dell'Accademia di Francia (dal 1964) e socio straniero dei Lincei (1957). Fin dai primi ...
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Prosatore polacco (Varsavia 1935 - ivi 2014). Nei suoi racconti, a partire dalla prima raccolta Ten stary złodziej ("Quel vecchio furfante", 1958), e nei successivi volumi (tra cui Opoviadania wybrane [...] città (Varsavia) servendosi del linguaggio tratto dai più diversi ambienti sociali, sempre con uno sguardo attento ai problemi morali ed esistenziali dei Polacchi sotto il regime comunista. Nei due volumi di Report o stanie wojennym ("Rapporto sullo ...
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Attrice e direttrice di compagnie teatrali (Reichenbach, Sassonia, 1697 - Laubegast, Dresda, 1760). Attiva dal 1717 in compagnie girovaghe insieme a Johann Neuber (1697- 1759), che sposò l'anno successivo, [...] del dramma regolare, concepito sul modello delle opere classiche francesi, ad abolire l'improvvisazione, a elevare le condizioni morali e sociali degli attori. Le sue innovazioni furono accolte con favore. Ma poi la concorrenza del teatro d'opera ...
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Didachè (gr. Διδαχὴ τῶν δώδεκα ἁποστόλων) Operetta («Dottrina dei dodici apostoli») scritta in lingua greca, affine a quella neotestamentaria, parte della letteratura sub-apostolica. Scoperta nel 1875 [...] la fine del 1° e gli inizi del 2° secolo. Inizia con il parallelismo delle ‘due vie’, quella della vita e quella della morte; seguono precetti morali, disciplinari, liturgici. Si chiude con l’affermazione del prossimo ritorno di Cristo sulla terra. ...
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. Il bestiario, ovvero "libro di bestie", è un'opema didattico-morale nella quale alla descrizione degli animali (compresi uccelli, pesci, rettili, fin anche piante e pietre) segue la moralizzazione. Occupa [...] nelle loro illustrazioni bensì nell'essere stati repertorio agli artisti medievali di soggetti cari alla cultura popolare e alla morale cristiana. Gli scultori romanici e gotici ne trassero le figure di animali con cui popolarono le facciate, i ...
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Ecclesiastico e storico inglese, nato presso Cambridge nel 1650 ed educato in quell'università. Si dedicò alla carriera religiosa ed entrò nella chiesa anglicana, della quale divenne vescovo non giurato. [...] e famosi sono i suoi attacchi contro la corruzione del teatro del tempo. Pubblicò nel 1697 gli Essays on several moral subjects, e nel 1699 lo scritto Short View of the Immorality and Profanes of the English Stage. I suoi attacchi moralistici contro ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] antichi. Sorta su un fiume che agevolava il commercio ma non direttamente a contatto con un mare pieno di pericoli, morali oltre che strategici, la città era destinata dalle origini a un grande futuro: “In quale altro modo dunque Romolo avrebbe ...
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Nachtwey, James
Nachtwey, James. – Fotografo statunitense (n. Syracuse, NY, 1948). Dedica la sua carriera alla testimonianza delle atrocità causate da guerre ed epidemie nelle zone più critiche del mondo, [...] visione umanista che riconosce alla fotografia la capacità di risvegliare le coscienze stimolando al cambiamento. Le ragioni etiche e morali all’origine del suo lavoro si traducono in immagini dalla forte valenza iconica, in cui l’attenzione per le ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...