Pittore (Parigi 1748 - Bruxelles 1825), figura dominante della pittura neoclassica europea. Allievo di J.-M. Vien, cominciò a dipingere secondo la tradizione settecentesca francese; ma un soggiorno a Roma [...] ; ma, a differenza dei classicisti italiani che nell'antico vedevano realizzato il bello ideale, egli era mosso da interessi morali che lo portavano a cercare negli eroi greci e romani altrettanti esempî di virtù civile. Si formò così uno stile ...
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In psicanalisi, energia postulata da S. Freud che rappresenta l’aspetto psichico della pulsione sessuale (nettamente distinta dall’eccitamento sessuale somatico). Il concetto di l. ha subito nel pensiero [...] dell’investimento libidico. Per C. Jung la l. si presenta come energia psichica, quale ‘desiderio o impulso non inibito da istanze morali o di altro genere’. La l. viene così a ricomprendere sia la sessualità sia i bisogni e gli affetti. A. Adler l ...
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Storico e pensatore politico (Talavera de la Reina 1536 - Toledo 1624), gesuita. Prof. di esegesi a Roma (dal 1561) e più tardi di teologia a Parigi (1569). Tornò in patria nel 1574. Nella sua opera principale, [...] , 1601), egli narra la storia di tutti i regni spagnoli fino all'epoca dei re cattolici, inserendovi considerazioni morali, descrizioni, lettere. Ma il suo nome è soprattutto legato alle polemiche sorte attorno al De rege et regis institutione ...
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Poeta e scrittore inglese (Londra 1545? - ivi 1626 ?). Si cimentò in tutti i generi letterarî del suo tempo. Diede il meglio di sé nelle liriche pastorali (The passionate shepheard, 1604) per le quali [...] ); nella saggistica si ispirò ora a F. Bacon ora alla prosa analitica di J. Hall, scrivendo una serie di riflessioni morali in Characters upon essaies morall and divine (1615) e The good and the badde, or descriptions of the worthies and unworthies ...
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NAZIONE
Felice BATTAGLIA
Walter MATURI
. Con la parola "popolo" si designa in filosofia del diritto e nella pubblicistica un elemento materiale costitutivo dello stato, accanto al territorio, materiale [...] G. Carle, P.S. Mancini e la teoria psicologica del sentimento nazionale, estr. dalle Memorie della R. Acc. dei Lincei, cl. di sc. morali, 4ª, 6ª, Roma 1889, e F. Ruffini, Il principio di nazionalità in G. Mazzini e in P. S. Mancini, Milano 1917); T ...
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Originariamente significava "modo di passare il tempo", quindi "trattenimento, conversazione": da questo significato facilmente la parola passò ad indicare in particolare quelle conversazioni, quei discorsi [...] e di discutere. La diatriba fu genere molto usato e ne dànno argomento le attestazioni di Cicerone riguardo a trattati popolari di morale e all'esempio da lui lasciatoci nei Paradoxa. Tutta la satira romana è sotto l'influsso della diatriba. Bione è ...
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RAGNINA (Ranjina), Domenico
Arturo CRONIA
Poeta lirico di Dalmazia, nato a Ragusa nel 1536, morto ivi nel 1607. Visse a lungo a Messina e a Firenze occupandosi di commercio e di letteratura. Ascritto [...] .
Scrisse versi lirici italiani e croati, ormeggiando i petrarchisti italiani del Cinquecento. Lasciò pure singole poesie morali, religiose e satiriche. Fu poeta impersonale, artificiale, freddo imitatore dei suoi modelli italiani. Pubblicò le poesie ...
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PAIS, Ettore
Leandro Polverini
PAIS, Ettore. – Nacque a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) il 27 luglio 1856 da Michele, «verificatore delle contribuzioni», e Carolina Tranchero. Il padre apparteneva a una [...] A. Solari, in calce al suo necrologio, in Rendiconto delle sessioni dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, classe di scienze morali, s. 4, II (1938-39), pp. 176-187. Più che ad accrescere (se non a completare) il numero dei titoli, un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Giacomo Leopardi si presenta come un sistema complesso e dinamico, fondato [...] scrittura di Luciano di Samosata e quella di Swift, e che va sotto la denominazione già di per sé ironica di Operette morali. Le operette, scritte in un solo anno, il 1824, sono in gran parte dialoghi, ma anche piccoli trattati, finti elogi o azioni ...
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FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] Firenze e Siena, provvedendo personalmente alla sua istruzione: in una satira (dec. VI, ecatostica I) espose al figlio i principi morali cui avrebbe dovuto attenersi per condurre una vita proba e onesta. Ma ancora fanciullo il F. mostrò il carattere ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...