Marco CaporaliIl borgo dell’accoglienzaRoma, Il Labirinto, 2024 I componimenti di Marco Caporali (Roma, 1956), incluso il poemetto che dà il titolo a questo sesto libro, hanno spesso un attacco descrittivo [...] minaccia / e in nemico il compagno si muta» (p. 64). Il verbo mutare scandisce, spesso entro pacati endecasillabi morali, queste conversioni nell’opposto, inversioni di polarità, che possono anche implicare il passaggio dal negativo al positivo: «in ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] personaggi che ci sono ingiurie che colgono i caratteri o difetti fisici di un individuo, altre che colgono i caratteri morali, «altre ancora che si riferiscono a un particolare avvenimento o episodio. E poi ci sono le ingiurie ereditate, estese a ...
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Cecilia GibelliniPomilio, Petrarca e l’humanitas«Diacritica», IX, 49, 31 ottobre 2023, pp. 33-50 Di Mario Pomilio (Orsogna [Chieti] 1921 - Napoli 1990), critico letterario discutibile (nessuno più di lui [...] -medievale non sia per Pomilio questione di cultura o di gusto, ma di spinte ideali, di pulsioni psichiche e morali che convivono e interagiscono. Riferimenti bibliograficiAA.VV, Scrittori migranti in Italia (1990-2012), a cura di Cecilia Gibellini ...
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«Questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette mentre fuori c’è la morte» – nell’ascoltare il Malati di gioia di Sarafine riecheggia nella mente l’Aprea della terza stagione di Boris: assenza dei [...] di un futuro da criceti sulla ruota che rimanda in testa l’operetta leopardiana del venditore d’almanacchi (Giacomo Leopardi, Operette morali, Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere, 1834). in un è così che va il mondo dal quale ...
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Nei contesti della filosofia e del pensiero femminile, Simone Weil emerge come una personalità di indiscusso valore, che ha lasciato un segno indelebile nel contesto culturale del suo tempo e nei decenni [...] una visione radicale e profondamente etica del potere e della politica, mettendo in luce la priorità dei valori morali su quelli istituzionali o coercitivi. Antigone, oltre i modelli predefinitiSimone Weil vede in Antigone una figura che irrompe ...
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Il rapporto tra lingua, genere e identità autoriale ha da sempre rappresentato un tema di dibattito socio-culturale di tale rilevanza da sollevare, tra gli studiosi, un quesito fondamentale sulla rappresentazione [...] Nonostante sia un uomo, è riuscito a dar voce alle sue eroine tragiche, rendendo le sue opere attuali e intrise di una morale senza tempo, universale. García Lorca parla a ognuno di noi. Il suo linguaggio è inclusivo perché va oltre lo stereotipo di ...
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La società da tempo richiede alla scuola di farsi carico dell’educazione emozionale dei discenti, come se si trattasse di una disciplina fra le tante, ma si dimentica spesso che già l’azione di apprendere [...] applicazione reale, ma devono tradursi in un atteggiamento simbolico capace di superare le diverse barriere culturali, morali, religiose e di rispettare i regolamenti vigenti inerenti alle istituzioni scolastiche. Fortunatamente, nella formazione dei ...
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Il termine cura deriva dal latino e indica l’interessamento solerte e premuroso per un oggetto che impegna il nostro animo e la nostra attività. La cura può essere quella di un padre per un figlio, ma [...] . Durante il loro cammino, il poeta mantovano risponderà alle domande, anticiperà i dubbi e sbroglierà le situazioni difficili, reali o morali«Maestro, che è quel ch’i’ odo?» (Dante: 117)«Tu non dimandi che spiriti son questi che tu vedi?» (Dante ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] , nella Francia meridionale. Attitudini umaneIn alcuni casi gli aggettivi derivati da antroponimi possono indicare le qualità morali di una persona che si distingue per azioni significative. Così decoubertiniano, un termine documentato in italiano ...
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Le parole sono nate per trasmettere un determinato messaggio ma gli sviluppi della società fanno spesso venir meno l’originale significato di un termine ed è proprio quello che sta succedendo con la parola [...] rapporto tra cura e giustizia. La psicologa evoluzionista si rese conto che non esiste una univoca concezione della moralità come ritenevano gli studiosi tradizionalisti secondo i quali lo sviluppo femminile era considerato una deviazione dal modello ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...
MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...