Teoria estetica relativa al rapporto tra musica e sentimenti. Proposta dagli antichi Greci, fu ripresa dal pensiero musicale rinascimentale (➔ Bardi, Giovanni) e conobbe il pieno sviluppo in epoca barocca, [...] tra affetti e figure musicali. Nella seconda metà del 18° sec. la rappresentazione degli affetti assunse nuove connotazioni morali, secondo i dettami dell’estetica illuminista, e mirò a esprimere non tanto le singole emozioni quanto il carattere ...
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Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] all'insuccesso le teorie che si prefiggono di fondare i doveri tradizionali dell'etica presupponendo premesse morali. G. fa consistere invece la moralità in un tipo di deliberazione pratica in cui gli individui si sottopongono a vincoli nei limiti ...
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Filosofo e pedagogista (Vigevano 1871 - Torino 1934), prof. di filosofia morale nelle univ. di Palermo (1902-03), Pavia (1903-09), Torino (1910-12), e di pedagogia a Torino (dal 1912). Socio nazionale [...] opere, di cui le principali sono: Rosmini e Spencer (1899); Problemi generali di etica (1901); L'individualismo nelle dottrine morali del sec. XIX (1909); Elementi di pedagogia (3 voll., 1916-20); L'educazione in Italia dall'umanesimo al risorgimento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] italiani, con note di G. Gentile, a cura di G. Aquilecchia, Firenze 19583, rist. in 2 voll. 1985, 2° vol., Dialoghi morali, pp. 547-831.
G.B. Della Porta, Magiae naturalis libri XX, Neapoli 1589.
G.B. Della Porta, Della magia naturale, Napoli 1611 ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] sec. a.C.) che i miti avessero un significato allegorico, e sotto i nomi divini si celassero forze della natura o qualità morali. Con Evemero (4°-3° sec. a.C.) sorse un altro indirizzo: gli dei non sarebbero che illustri personaggi umani di un remoto ...
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Storico della filosofia italiano (Modena 1878 - Roma 1948); prof. (dal 1922) di storia della filosofia nell'univ. di Pavia, fu costretto (1938) per le leggi antiebraiche a ritirarsi dall'insegnamento. [...] studî di storia della filosofia, particolarmente competente nel campo del pensiero greco (i sofisti, Platone, ecc.), sostenne (Sceptica, 1921) un radicale scetticismo, che però riteneva compatibile con una professione di fede nelle verità morali. ...
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Filosofo italiano (Belgirate, Novara, 1915 - ivi 2008), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia (1962-63) e quindi (dal 1964) di storia della filosofia nell'univ. di Roma. Studioso dell'esistenzialismo, [...] , 1971), è pervenuto alla teorizzazione di una "ontologia semantica", come esegesi di grandi esperienze artistiche, morali, religiose, creatrici del linguaggio di nuove civiltà (Verso una nuova ontologia, 1957), o come esame sistematico ...
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BINI, Vincenzo
Ubaldo Tintori
Di famiglia patrizia assisiate, nacque a Lucca il 28 ag. 1775 da Pietro, allora giudice della Rota in quella Repubblica, e da Geltrude Cima. Entrato nell'Ordine benedettino [...] ideologi francesi, cerca di comporre l'empirismo e lo sperimentalismo filosofico di questi con le istanze metafisiche e morali del cristianesimo. Del de Tracy accoglie la genesi sensistica delle idee e la concezione fenomenistica del mondo esterno ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] La comprensione del soggetto umano nell'antichità classica (a Buenos Aires nel 1955, poi a Firenze 1958); Moralisti greci. La coscienza morale da Omero a Epicuro (1960); Momenti del pensiero greco e cristiano (1964); il commento e aggiornamento alla ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali non derivassero dalla natura del singolo individuo ma dal suo ruolo e dalla sua funzione nella società. In Principles of logic ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...