rigorismo
Nella teologia cattolica, sistema morale che impone di attenersi rigidamente alle leggi morali; il r. caratterizzò in particolare il in opposizione ad altre posizioni di teologia morale del [...] quale, in presenza di un dubbio sulla validità di una legge, si è autorizzati a non seguirla) e la casuistica dei gesuiti (E. Bauny, L. de Molina), che applicava i principi morali non a una dottrina morale e astratta, ma a casi concreti o ipotetici. ...
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Poeta latino cristiano (sec. 5º), autore del poema in due libri Commonitorium, che espone esortazioni morali, riecheggiando cadenze della poesia classica pagana. È probabilmente da identificare con un [...] omonimo, vescovo di Auch nel 437-439 ...
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L’opera di chi dedica tutto sé stesso a diffondere verità religiose, e anche dottrine morali, sociali, politiche. Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, il dovere dell’a. compete a ogni battezzato, [...] il quale ha il diritto di promuovere proprie iniziative ...
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Domenicano (Vico Pisano 1270 circa - Pisa 1342); autore, tra il 1320 e il 1342 circa, di scritti morali e religiosi, assai ammirati per la freschezza della lingua e il candore del racconto, dei quali alcuni [...] sono traduzioni (Vite dei Santi Padri, il Pungilingua, ecc.), altri, pur derivando da fonti molteplici, sono più originali (Disciplina degli spirituali, Trattato delle trenta stoltizie, Specchio di croce, ...
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Predicatore e teologo (Sciaffusa 1445 - Strasburgo 1510); dal 1477 predicatore del duomo di Strasburgo, scrisse numerosi trattati morali ispirandosi alle teorie del Gerson (di cui pubblicò anche le opere). [...] Ma la sua fama è dovuta alle sue prediche (Sermones praestantissimi e Das Schiff der Pönitenz, post., 1514), in cui fustiga aspramente anche il clero corrotto, con accenti che lo fecero poi considerare ...
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Fondatore (257-332), secondo la tradizione, del cristianesimo in Armenia. A lui si attribuiscono i trenta canoni disciplinari e morali aggiunti alla redazione armena di quelli del Concilio di Nicea, molte [...] altre preghiere del breviario armeno e una ventina di omelie; si tratta, nella loro forma attuale, di scritti più tardi (forse del 5º sec.), al fondo dei quali possono però essere originali greci o siriaci ...
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Chierico (sec. 11º) e maestro nella scuola vescovile, scrisse per primo un commentario all'Egloga di Teodulo, con interpretazioni allegoriche e morali, che godette di larga diffusione nel Medioevo. ...
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Prosatore ed ecclesiastico (Valenza 1608 - ivi 1661 circa); canonico e vicario generale della cattedrale di Valenza. Oltre a varie opere teologiche e morali in latino, scrisse Misceláneas predicables y [...] morales (1687). Incline al più esasperato concettismo, contribuì alla diffusione del cattivo gusto letterario ...
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Uno dei testi più noti della letteratura buddhista. Fa parte del canone pāli ed è una antologia di sentenze, riferite prevalentemente agli insegnamenti morali del buddhismo. Lo compongono 423 strofe suddivise [...] in sezioni caratterizzate da un tema o da una similitudine ...
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Teologo cattolico (Anversa 1578 - ivi 1627), professore a Lovanio, rettore del seminario, canonico e arciprete ad Anversa; ampliò una precedente raccolta di problemi religiosi, politici, storici e morali [...] (Magnum theatrum vitae humanae, 1631), pubblicò Biblia sacra latine, variarum translationum (3 voll., 1616) e varî scritti apologetici ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...