SACCHETTI, Giannozzo
Michele Lodone
– Nacque intorno al 1340 dal fiorentino Benci del Buono, appartenente a una famiglia di antica tradizione guelfa, e da Maria figlia di Francesco, uno speziale veneziano [...] da Tiziana Arvigo, si aggiunga Siviglia, Biblioteca Capitular y Colombina, ms. 325 (7-1-9), cc. 93r-98r). L’ispirazione morale, oltre che nella risposta al fratello, torna nelle due canzoni, databili al 1365, in morte di Nicola Acciaiuoli (contro la ...
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BINI, Telesforo
Ubaldo Tintori
Nato a Villa Basilica (Lucca) il 19 gennaio 1805, da Tommaso e da Maria Vittoria Pollera, compì gli studi nel seminario arcivescovile; fu ordinato sacerdote il 22 marzo [...] quello sui Lucchesi a Venezia nei secc. XIII e XIV. Difettano però tutti di rigore critico e risentono del moralismo reazionario dell'autore.
Purista come l'illustre concittadino Luigi Fornaciari, cui fu legato da profonda amicizia, curò l'edizione ...
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Collodi, Carlo (pseudonimo di Carlo Lorenzini)
Scrittore (Firenze 1826 - ivi 1890). Allievo del seminario di Colle Val d’Elsa, studiò poi a Firenze dagli scolopi. Venuto in contatto con l’ambiente liberale [...] , il dialogo vivace, il ritmo incalzante delle avventure, l’umorismo, le battute comiche e prive di moralismo, lo slancio libertario garantirono a Pinocchio un immediato quanto straordinario successo. Tradotto in moltissime lingue, illustrato da ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] più immediati e persuasivi. Naturalmente, anche all'interno di una letteratura in dialetto, sarà la più intensa partecipazione morale, l'impegno umano più profondo che conferirà alla parola un valore di espressione poetica pregnante e assoluta: donde ...
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BORNIO da Sala
Gianni Ballistreri
Nacque a Bologna agli inizi del sec. XV da Beltrame di Bornio, di nobile famiglia originaria di Sala nel Bolognese, e da Sara di Conte de' Ruffini. Nella città natale [...] 'oro, ma anche da un risentito senso di giustizia e da una ribellione tutt'altro che di maniera contro la decadenza morale e i vizi del suo tempo. Una canzone accesamente misogina e religiosa fu pubblicata dal Cinquini (in Classici e neolatini, VII ...
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ARCO, Carlo d'
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Nacque a Mantova, l'8 sett. 1799, dal conte Francesco, scrittore di questioni economiche, e dalla contessa Amalia Sanvitali di Parma. Essendosi la famiglia trasferita nel 1816 a Milano, [...] volume. La parte di critica storicoartistica contenuta nel primo volume, invece, rappresenta il completo cedimento dell'A. al moralismo pseudo-filosoflco di E. Rio (propugnato in Italia da Pietro Selvatico), da cui era ancora parzialmente indenne ai ...
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Orazio Flacco, Quinto
Francesco Ursini
La poesia della vita quotidiana
Vissuto nel 1° secolo a.C., Orazio può essere definito come il più classico dei poeti latini sia per il contenuto sia per la perfezione [...] alle polemiche letterarie, dalle discussioni filosofiche all’autobiografia.
All’aggressività del modello egli sostituisce un più pacato moralismo che individua la felicità nell’indifferenza ai beni esteriori e mondani e nella moderazione, cioè nella ...
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BALDINUCCI, Francesco Saverio
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Filippo, nacque a Firenze nel 1663. Formato dal padre a severo senso religioso, fu uomo avveduto e ben visto dalla corte granducale dalla [...] eccentricità e ai particolari aneddotici e curiosi, colti quest'ultimi con penna briosa, essendo tuttavia sempre preminente il moralismo religioso.
È da segnalare nello stesso volume, parte I, prime carte, la affettuosa biografia del padre Filippo ...
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Frugoni, Francesco Fulvio
Aurelia Accame Bobbio
Romanziere, poeta e critico, frate minimo, predicatore (Genova 1620 c. - Venezia 1686 c.). Nei Ritratti critici (Venezia 1669, III 369-372) muove dalla [...] ad alcuni pregiudizi secenteschi, di stile e di lingua, risulta nel Cane una più rispettosa comprensione di D. come poeta morale fustigatore dei costumi (ed è noto che i poeti satirici del Seicento, specie quelli medicei, avevano familiari versi e ...
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KIPLING, Rudyard
Mario Praz
Novelliere e poeta, nato a Bombay il 30 dicembre 1865. Suo padre, John Lockwood Kipling, oriundo dell'Inghilterra settentrionale, si era fatto una riputazione di archeologo [...] degli animali. Mowgli è l'uomo naturale, animale tra gli animali suoi fratelli, educato dai lupi e dalla pantera nera Bagheera. La morale è nel contrasto tra l'uomo primitivo e l'uomo corrotto dalla società, i cui difetti son presi di mira. In questi ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...