Poeta satirico latino del sec. 2º a.C.. Appartenente al "circolo degli Scipioni", partecipò attivamente alla vita culturale dell'età degli Scipioni e dei Gracchi. Scrisse trenta libri di satire, di cui [...] (avvicinandosi, probabilmente, all'Accademia), e quella letteraria, con ricchezza d'interessi e di cultura. Ma il suo forte moralismo non fu senza grettezza, e la sua satira mancò di quella ricchezza etica che pure rappresentava l'ideale dell ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi [...] Soldati, che dai racconti di A cena col commendatore in poi ha rivelato una nuova vitalità della sua arte a mezzo fra moralismo e fumisteria; in Giuseppe Dessì, in Mario Tobino, in Elsa Morante, autori di racconti o romanzi fra i più ricchi di poesia ...
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Scrittore tedesco, nato a Colonia il 2 dicembre 1917. Figlio di uno scultore, ha avuto una giovinezza avventurosa (è stato apprendista libraio, studente universitario, garzone in una bottega di falegname, [...] a ben guardare, le "storie brevi" riunite sotto il titolo di Wanderer, kommst du nach Spa (1950), malinconica analisi del disagio morale e materiale dell'immediato dopoguerra, e i romanzi Und sagte kein einziges Wort (1953), storia "a due voci" di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] in Storia dell’età barocca, cit., pp. 124 e 127-33). La sensazione che la traduzione tacitista del machiavellismo forniva sul piano morale, più ancora che sul piano etico-politico, era quella di una umanità e di una vita pubblica e privata viste alla ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] di notizie e di fatti, la sua dottrina un po' avventurosa e sempre aperta alle voci più varie e discordanti, il suo moralismo stesso più inquieto e polemico e intimamente tormentato sono assai diversi da quelli del Petrarca. Gli è venuto meno con gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] francese il termine rimanda all’espressione infantile che indica il cavalluccio di legno. Avverso ai valori culturali, politici e morali del mondo borghese, il dadaismo si diffonde ben presto in Germania e a Parigi, e a differenza dell’espressionismo ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] tradotta da G. Illuminati, in Arte della caccia, I, 1, Milano 1965, pp. 213-283) e un nuovo trattato d'esortazione morale,De viro illustri atque iniquo. Nel 1545, su consiglio di L. Gaurico, pubblica una silloge di libri ippocratici a uso dei medici ...
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ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] egli si laureò il 20 giugno 1920 discutendo una tesi su Tacito (poi pubblicata con il titolo Le idee politiche, morali e religiose di Tacito, Roma 1921) con Vincenzo Ussani. Vinti i concorsi statali come professore di lettere classiche, fu assegnato ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] di queste ultime produzioni deriva piuttosto da certe prosette edificanti, nelle quali il poeta trasporta i colori a un significato morale. E non si contenta delle trasposizioni più facili come per "il bianco", che "per molte auttorità de poeti ...
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ANISIO (Anisi, Anicio), Giovanni Francesco (Giano)
Anna Buiatti
Nacque nel Napoletano, forse a Sarno, da famiglia di origine francese. La data di nascita, sulla quale manca l'accordo, si può collocare [...] sentimento religioso e la tragedia, nell'insieme, si rivela semmai adatta più alla lettura che alla scena. Lo stesso generico moralismo dei suoi cori si ritrova nelle Epistolae de Religione.
Nel 1536 Carlo V concesse all'A. e al nipote Orazio il ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...