Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] , altri hanno ministri ecclesiastici per ciò, ma dependenti da loro come in Spagna»84.
La competenza dottrinale e la cura morale alla Chiesa, i poteri coattivi o, come avrebbe detto più tardi Max Weber, il monopolio dell’uso legittimo della forza ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] E al di fuori di quelle stanze del canto ottavo il poema non avrebbe altro valore che come documento del costume, della vita morale e del gusto letterario di un'età, in un determinato ceto sociale - la società cortigiana del primo Seicento; se non vi ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] gli anni del fascismo, il quadro della produzione letteraria destinata ai giovani, liberandola tanto dal suo banale moralismo quanto dai moduli frusti della vecchia avventura salgariana. Grogh fu presentato al concorso e premiato come miglior ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento quel che dai lontani Paesi dell’Estremo Oriente arriva in Europa [...] , al visir benevolo e leale; nobili figure da contrapporre all’ipocrita e corrotta società contemporanea.
La venatura di moralismo che il teatro accoglie dai filosofi produce però stanchezza e la moda abbandona presto i suoi idoli. Le signore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scritta in un periodo di mutamento radicale nel linguaggio musicale con l’affermazione [...] italiano Tommaso Garzoni (1549-1589) aveva offerto una descrizione particolarmente attinente, per quanto viziata da acceso moralismo, dell’ambiente, delle situazioni e dei personaggi rappresentati musicalmente da Banchieri.
Nella Barca di Venezia per ...
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Davide Ferrario
I nuovi mostri della commedia italiana
Il trionfo al box office dei film di Zalone non ha niente in comune con la commedia italiana degli anni Sessanta e Settanta. Non c’è più critica [...] , TV, download), ma lo dice anche la qualità della fruizione, come può testimoniare chiunque frequenti un multiplex. Nessun moralismo o rimpianto in questo, sia chiaro: sono i tempi che cambiano. Però questo fatto rende appunto impossibile fare un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incompiuto L’uomo senza qualità resta una delle opere più significative e [...] morte della donna come riconoscimento, per il protagonista maschile, della propria vocazione di scrittore (non priva di un certo moralismo): “L’incapacità di Tonka a esprimersi viene dunque superata dalla capacità del poeta a recepire e comunicare l ...
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CAPRIOLO (Caprioli, Cavriolo), Elia
Mirella Giansante
Nacque a Brescia nella prima metà del sec. XV da Guelmino e da Caterina Pedaria, in una nobile ed agiata famiglia di radicati principi religiosi [...] di laudator temporis acti" (Storia di Brescia, II, p. 493), che caratterizzano la Chronica. Il credulo e spesso indignato moralismo, che portava il C. a stigmatizzare i pervertiti costumi del suo tempo, e a vedere prodigi e sciagure come segni della ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] distante e spietata (ma ancora carnale, nella Lola-Lola di Der blaue Engel), che tuttavia, per adattarsi al moralismo hollywoodiano, virò nella dimensione tragica del sacrificio. Così, nell'altra grande storia d'amore tra una cantante di cabaret ...
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FILIPPO (Filippino) da Bergamo
Fabio De Propris
Nacque a Bergamo, come risulta anche dalla dedica della sua opera a Gian Galeazzo Visconti ("et patrie mee pergamensis per qua preces inculco"). Nulla [...] Catonis. Il regimen cui siriferisce il titolo è inteso nel suo duplice significato di "governo politico" e di "condotta morale", con una maggiore accentuazione del secondo. All'introduzione e all'indice delle cose notevoli (cc. 1-26v; la numerazione ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...