A Clockwork Orange
Altiero Scicchitano
(GB 1971, Arancia meccanica, colore, 136m); regia: Stanley Kubrick; produzione: Stanley Kubrick per Warner Bros./Hawk/Polaris; soggetto: dall'omonimo romanzo di [...] del libro e del film, e rimproverò a Kubrick di non aver tenuto conto del capitolo finale, che in un incongruo moralismo vedeva Alex tornare nei ranghi della vita borghese. Il regista preferì invece mettere sullo stesso piano la violenza privata e la ...
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CAMPANILE, Giuseppe
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche rimangono di questo poligrafo salernitano del sec. XVII, prevalentemente derivate dalla Biblioteca napoletana del contemporaneo Nicolò [...] a Diano, in Principato Ultra; la data di nascita non è nota: peraltro un ritratto, pubblicato nel frontespizio dei suoi Dialoghi morali, suggerisce che nel 1666 doveva essere in età vicina ai cinquanta anni. Visse a Napoli e fu ascritto all'Accademia ...
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MARTINI, Vincenzo
Valentina Ughetto
– Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 26 maggio 1803 da Ferdinando e da Anna Barbolani da Montauto.
In famiglia il nonno paterno, Vincenzo, aveva ricoperto negli [...] la compagnia Domeniconi e rappresentata con buon esito al Valle di Roma, ma con un fiasco a Firenze) e con La morale d’un uomo d’onore (1858, rappresentata nello stesso anno a Genova dalla compagnia Peracchi). Le connotavano gli stessi pregi (garbo ...
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Notari, Elvira (nata Elvira Coda)
Francesca Vatteroni
Attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica, nata a Salerno il 10 febbraio 1875 e morta a Cava de' Tirreni il 17 dicembre 1946. La sua vita [...] Napoli terra d'amore (1928) e Napoli sirena della canzone (1929), ricchi di innovazioni linguistiche e privi di qualsiasi moralismo; purtroppo gli alti costi la costrinsero ben presto a interrompere la produzione. La N. si ritirò intorno al 1930 ...
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Brackett, Charles
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Saratoga Springs (New York) il 26 novembre 1892 e morto a Hollywood il 9 marzo 1969. La sua fine [...] di velluto rosso) di Richard Fleischer, una storia d'amore melodrammatica che ritrae una società ipocrita e schiacciata dal proprio moralismo. Nel 1954 aveva prodotto Woman's world (Il mondo è delle donne) di Negulesco, Garden of evil (Il prigioniero ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] nomi derivati con il suffisso -ismo (e la sua variante colta -esimo) in genere esprimenti atteggiamenti morali o concezioni (moralismo, paganesimo, perbenismo, totalitarismo).
Rainer, Franz (1989), I nomi di qualità nell’italiano contemporaneo, Wien ...
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Aldo Grasso
Sanremo 2012: la fine di un ciclo
Si pensava che trasmissioni come Amici o X Factor lo avrebbero scalzato definitivamente, invece il Festival ha saputo inghiottire il genere, e resta la fiction [...] Fornero, ministro del Lavoro e delle Pari opportunità, la quale, precisando di parlare come donna e non come ministro, ha dichiarato di essersi sentita offesa dallo spettacolo andato in scena all’Ariston, attirandosi accuse di moralismo e perbenismo. ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] , un dibattito sul fascismo, nel quale De Felice intervenne affermando che «il fascismo, oggi, è inaccettabile non solo in sede morale e religiosa ma anche culturale; se esso ha avuto un significato storico in un determinato momento, oggi – in una ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] nostra". Ma che riesce a dire ai suoi lettori con la "Gazzetta Veneta", con l'"Osservatore Veneto", con "Il Mondo Morale", con "Il Sognatore Italiano", Gasparo Gozzi? Che non stiano tanto a pensare ad essere informati "dell'Africa e dell'America ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] i diritti si era trascorsi a quella per il potere economico o, almeno, per la sua condivisione, era a un esito venato di moralismo che M. approdava quando suggeriva che lo Stato tenesse per sé le ricchezze lasciando il privato in povertà e, se non a ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...