A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] che risultasse chiaro che la legge fonetica è un'ipotesi di lavoro, o, come ha detto il Roethe, un precetto morale rigoristico, non mancò chi, letterariamente e storicamente più dotato, si volgesse a studiare la lingua come formazione consapevole. F ...
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Stati Uniti
Elio Manzi
Giuseppe Smargiassi
Tiziano Bonazzi
(XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, ii, p. 889; III, ii, p. 821; IV, iii, p. 457; V, v, p. 238)
Ambiente e geografia umana ed economica
di [...] Clinton conquistò non solo la presidenza, ma anche il Congresso, recuperando gli elettori centristi con il suo ripudio del moralismo conservatore, per molti fastidioso, accompagnato dal rifiuto di rinfocolare da sinistra le guerre culturali, e con un ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] hanno medesimi bisogni" (Le Corbusier 1923; trad. it. 1973, p. 108). Ugualmente errato si è dimostrato il moralismo sociologico più recente quando ha stigmatizzato la pubblicità, l'eterodirezione, la "persuasione occulta", pensando a una società di ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] T. costringe la sua vena e si mortifica; ma come non riesce a conquistare la fede, così non conquista mai una salda coscienza morale. E, orpello degli orpelli, l'allegoria: "Ma poi ch'io fui oltre al mezzo del mio poema, e che cominciai a sospettar ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] a scrivere libri in cui tutti i personaggi sono attratti dall'abisso, sono vittime di violenze e di situazioni estreme. Una morale calvinista vissuta come un'indebita coercizione, il suicidio d'un padre odiato e amato, sono il filo rosso che lega ...
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(VII, p. 700; App. I, p. 309; II, I, p. 444; III, I, p. 257; IV, I, p. 310)
Popolazione. − Il B. rimane uno dei paesi più estesi (8.511.965 km2) e più popolosi (oltre 150 milioni di ab.) della Terra: occupa [...] oltre 1.500.000 di abitanti, al ruolo di sesta città del B., fu giudicata al nascere (e con certo moralismo della Banca Mondiale) un'impresa avventata e dispendiosa, ma rientra, invece, nella tradizione nazionale brasiliana: preceduta non solo da un ...
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POLIBIO (Πολύβιος, Polybius)
Gaetano De Sanctis.
Storico greco, nacque di ragguardevole famiglia in Megalopoli, città arcadica allora appartenente alla Lega achea. Il padre Licorta fu più volte stratego [...] storica. Nemico della retorica, è però P. scrittore d'una verbosità quasi senza limiti, specie quando svolge considerazioni d'un moralismo banale. A ciò si aggiunga la meschina e noiosa vanità con cui esalta a ogni piè sospinto i pregi dell'opera ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] sovranità spirituale da quella temporale, che doveva essere improntata alla ricerca del benessere materiale per i sudditi. Il moralismo di I. XI sembrava invece incapace di distinguere l'eticamente giusto dal bene comune. "Il Principato deve havere ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] IV somiglia anzi per molti versi al Narsete della Translatio: come lui pio, cattolico, generoso con i poveri, austero e moralista fin che si vuole; ma come lui anche pronto a vendicarsi dei torti subiti (i Venetici avrebbero voluto ucciderlo prima ...
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Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] politico e militare pronto al magnanimo tributo per la causa laica e romana della repubblica: secondo un progetto di morale pubblica e politica, del tutto non cristiana, ma ‘romana’ appunto, che Berlin (1979) ha descritto con grande lucidità. La ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...