Lombardia
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
Se si eccettua un accenno al Po, fiume lombardo, in Rime XCV 3, la prima menzione della L. nell'opera dantesca si trova in VE I X 7, ove la regione [...] , riportabile al 1303-1304 - D. dovette aver modo di accostarsi all'ambiente culturale lombardo, improntato a quel " moralismo " padano sulla cui importanza nell'evoluzione dantesca insiste l'Apollonio (Uomini e forme..., cit. in bibl., pp. 345 ...
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GENUZIO, Andrea
Lucinda Spera
Nacque a Napoli intorno al 1615 da una famiglia appartenente all'aristocrazia urbana di seggio.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1636, sostenne apertamente il governo del [...] degli ambienti più direttamente legati alla corte.
La sua produzione letteraria fu per lo più improntata a un moderato moralismo, anche se stilisticamente in linea con la predilezione secentesca per le ricercatezze formali. Il nome del G. comparve ...
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Giurista italiano (Cosenza 1933 - Roma 2017); prof. univ. dal 1966, ha insegnato diritto civile nell'univ. di Roma. Fondatore nel 1970 della rivista Politica del diritto. Dal 1979 al 1994 è stato deputato [...] e non diritto (2006); Dal soggetto alla persona (2007); Diritti e libertà nella storia d'Italia (2011); Elogio del moralismo (2011); Il diritto di avere diritti (2012); Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli (2014); Solidarietà ...
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Nell'ultimo cinquantennio, l'e. ha richiamato su di sé una crescente attenzione, che ha coinciso con un progressivo ampliamento delle sue funzioni. Le due definizioni fornite nella prima edizione dell'Enc. [...] nei primi decenni del secolo. L'idealismo ha concluso una parabola, e anche le varie forme di spiritualismo (morale, metafisico, religioso) hanno oggi meno seguaci. Il tradizionale dualismo anima-corpo, portato al limite da Cartesio e ironizzato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La commedia umanistica, in versione goliardica, riscopre beffe e intrighi della [...] di Papide. All’obiezione del compare di considerare che “anche la volpe finisce al macello”, la replica di Erote conferma la morale d’un umanesimo satirico in chiave d’irridente cinismo: “Ma a capitarci sono in più le pecore!”.
Riportata ai primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento nasce la famiglia moderna, basata sulla libera scelta del coniuge, su un [...] della famiglia di origine, i rapporti con le altre donne – e non sa che fare del proprio tempo.
Famiglia e moralismo
I supporti ideali della nuova idea di famiglia sono molteplici: già alla fine del Seicento il filosofo John Locke definisce il ...
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CATANIA, Paolo
Salvatore Nigro
Nipote del poeta Antonio Veneziano, nacque a Monreale nel 1591 c. Il 21 luglio 1610 entrò nel convento monrealese di S. Maria, dove indossò l'abito dell'Ordine di S. Benedetto. [...] e Giambattista Basile) ora come citazione di realtà popolare (come nel caso di Giulio Cesare Cortese e di Marco Boschini). Il moralismo del C. si risolve in prudenziale norma di vita ("...sia l'uom cauto nel suo vivere"), con inviti alla tolleranza ...
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Clayton, Jack
Emanuela Martini
Regista e produttore inglese, nato a Brighton il 1° marzo 1921 e morto a Slough il 26 febbraio 1995. L'eleganza e la raffinatezza nel rendere le atmosfere torbide e impalpabili [...] internazionale e un 'caso' cinematografico: Room at the top (1959; La strada dei quartieri alti), che sconfisse il moralismo della censura britannica e aprì la strada alla franchezza realistica dei lungometraggi del Free Cinema. Vincitore di due ...
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Storico greco (400 a. C. circa - 340 circa). Scrisse le ῾Iστορίαι in 30 libri, dal ritorno degli Eraclidi (1104 a. C.) all'assedio di Perinto da parte di Filippo II di Macedonia (340 a. C.): una storia [...] patria Cuma, e dalla passione politica che gli fa mettere in buona luce Atene e Tebe di fronte a Sparta. Anche l'eccessivo moralismo, che pure ne facilitò la fama tra gli antichi, fa sì che E. appaia piuttosto un retore che scrive di storia che non ...
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Drammaturgo inglese, nato a Portsmouth il 13 dicembre 1942. Laureatosi a Cambridge, dove ha anche svolto per qualche tempo mansioni di lettore presso il St. Catherine's College, ha lavorato come impiegato [...] autoritarismo nella società britannica in The Churchill Play (1974); le depravazioni di Fleet Street in Pravda e il moralismo borghese in Bloody poetry (1985). Chiamato dal National Theatre, ha allestito Weapons of happiness (1976), un dramma più ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...