CARCANO, Paolo
Luigi Ambrosoli
Nato a Como il 24 genn. 1843 da Giovanni, architetto capo del comune, e da Angela Maggi, aveva completato gli studi secondari nel clima degli anni che preparavano la fine [...] un'indennità annua di lire quattromila: atteggiamento che definisce il carattere di un uomo in cui il rigoroso moralismo prendeva il sopravvento sulle considerazioni di opportunità politica. Nel dicembre 1913 fu invitato a presentare l'ordine del ...
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CAPPELLARI, Michele
Gino Benzoni
Nacque a Belluno, il 28 genn. 1630, da Giovanni Antonio e da una Livia, in una famiglia già allora d'un certo prestigio - "onesti e civili parenti" dirà il necrologio [...] più cospicui soggetti delle medesime senza demeritarne il compatimento". Ma in realtà non sono le accuse mossegli sul piano morale dall'ignoto denigratore - s'era celato sotto falso nome - a sdegnarlo. Avendo i potenti dalla sua, si sentiva sicuro ...
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ATANAGI, Dionigi
Claudio Mutini
Nacque a Cagli intorno al 1504 da famiglia borghese immiserita dopo un passato - sembra - abbastanza prospero. Mancano dati biografici sulla giovinezza dell'A., che nel [...] , il Flaminio o il Berni) che personifica l'ideale di un mondo fastoso della cultura e della poesia, all'irnpegno morale di alcune Rime che ripiegano sul tema della rinuncia e della rassegnazione, dal gusto per la biografia aneddotica di tradizione ...
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DORIA, Giovan Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
Duca di Massanova, nacque a Genova il 16 genn. 1703, unico maschio di Giuseppe Maria di Ignazio e di Giovannetta Pinelli, e venne ascritto alla nobiltà [...] scrittura privata, perciò, il D. esprime con onesto candore la sua mentalità patriottico-conservatrice, i limiti di un moralismo vecchia maniera che, per quanto deprecasse la decadenza della Repubblica, non sapeva aprirsi a nuove logiche di governo ...
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GALLINA, Giacinto
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 31 luglio 1852 da Giuseppe, medico, e da Anna Rota. I genitori si separarono ben presto e il piccolo G. andò, con il fratello Enrico (n. nel 1854), [...] Becque e de La parisienne (1885) e, insomma, era spinto verso un teatro che abbandonasse il moralismo sentimentale e manierato per una prospettiva morale più autentica, scaturita dal ritratto partecipe ma lucido delle debolezze e delle insicurezze di ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] e toscaneggiante, privilegia spesso i dialetti della Corsica settentrionale; che l'erudizione è talvolta intempestiva; che il moralismo e il pudore del F. arretrano davanti a tutte le espressioni crude, come nell'interpretazione dei proverbi ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] , un dibattito sul fascismo, nel quale De Felice intervenne affermando che «il fascismo, oggi, è inaccettabile non solo in sede morale e religiosa ma anche culturale; se esso ha avuto un significato storico in un determinato momento, oggi – in una ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] Ciò finiva col fare di lui un isolato, incapace com'era di sviluppare una linea politica che andasse oltre un nobile moralismo, e sempre pronto al richiamo all'ordine da parte delle autorità riconosciute.
Il 18 genn. 1919, in occasione di un rimpasto ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] ,III(1900), 3, pp. 536-538; sulla data della morte, F. Picco, in Etudes italiennes,I(1919), pp. 223-28; sulle idee morali, M. Mandalari, IProverbi del B.,Catania 1899.
Studi su singole novelle o su particolari aspetti dell'opera: D. Morellini, Un ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] sapeva servirsi per offrire al pubblico uno sfogo tuttavia controllabile. Le facili allegorie e l'ammiccante e prudente moralismo di Galdieri venivano però scavalcati dall'attore, che vi pescava occasioni per un suo intervento ben più graffiante ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...