BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] della cultura secondo i principi teoretici formulati nella sua opera maggiore: del 1934 è la ricerca Sui principi di una filosofia della morale, nei Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXVII (1934), pp. 609-670; del 1935 il Saggio ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] solidi valori di parsimonia e di operosità che avevano costituito secondo lui il supporto del sistema economico antebellico. Il moralismo einaudiano - tutto teso a mostrare come i principi economici abbiano il loro fondamento in principi etici, e non ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] ad un ritorno a De Sanctis, e di conseguenza al ricorso a modelli classici quali Foscolo, Manzoni, Leopardi. Il suo moralismo nasce da quella religiosità la cui assenza lamentava dall'anima moderna, causa prima della crisi dell'inizio del XX sec. (P ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] delle origini, il G. fu convinto assertore, così come della creazione da parte di questa di un nuovo tipo morale, di individui capaci nel contempo di autonomia e di sacrificio, di senso della responsabilità e di dignità personale, di anticonformismo ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] - tant'è che il D. filosofo fu non tanto un teoretico quanto uno storico della filosofia e, se mai, un filosofo morale (anche se talvolta anticipò problemi poi affrontati da altri, quale quello dell'identità di scienza e filosofia, oggetto negli anni ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] donne anche in base a vaghi sospetti d'infedeltà o di frivolezza, il dissidio degenerò in un vero e proprio linciaggio morale. Si arrivò a diffondere un libello manoscritto, opera di Cristoforo Ferri da Fano, in cui Costanza veniva accusata di aver ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] e la favola che consentisse di sorridere con bonomia sui vizi e le debolezze umane, attuando in tal modo l'impegno morale da cui l'opera teatrale doveva essere ispirata (e che si sarebbe più compiutamente espresso in quella vena di bonaria censura ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] armata francese. Ciò però non vuole dire che egli avesse abdicato ai principi difesi con forza in precedenza: il suo moralismo non era destinato a venir meno e neppure dovevano cessare le proposte d'ispirazione democratica, quale la richiesta di una ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] contro gli errori dei quietisti, e l'Esame della "Risposta" (uscita anonima) all'opuscolo precedente.
Molto legati alle opere morali, quanto al fine, ma con una fisionomia particolare, per quanto riguarda la tematica e il tipo d'esposizione, appaiono ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] dell'artista dall'artigiano" - il D. conservava certamente la lezione umanistica di Leonardo e dell'Alberti: le accuse di moralismo controriformistico, soprattutto per i criteri di "ordine" e "convenevolezza"1 comuni del resto al Pino e all'Aretino ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...