CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] non accidentalmente la scena della commedia in quanto esemplificano in ogni loro atto una condizione di miseria e di segregazione morale che si sconta, prima di tutto, sulla scena. ú una lezione questa del C. che sicuramente si perpetua, attraverso i ...
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TOGLIATTI, Palmiro
Franco Andreucci
– Nacque a Genova il 26 marzo 1893, nel giorno della Domenica delle Palme (da cui il nome che gli venne dato).
I suoi genitori, entrambi originari del Piemonte, [...] realtà politica, in La Critica, 1943, 1, pp. 100-108) e denunciando allo stesso tempo come «una macchia di ordine morale» il fatto che il filosofo avesse istituito con il fascismo «una aperta collaborazione»; l’accusa era falsa e malevola, e ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] l'intrusione governativa nell'esercizio del diritto di voto si rivoltarono il C. e il suo gruppo, assertori di un moralismo destinato a rimanere senza nessuna reale incidenza sulla vita e sul costume politico.
In politica estera il ministero si trovò ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] fanciulli istituita in Milano il 13 genn. 1881 ed eretta in corpo morale con r. decreto 21 ott. 1881, Atti e rend. 1881- Milano 1980, p. 176; G. Rosa, Ilmito della capitale morale. Letteratura epubblicistica a Milano fra Otto e Novecento, Milano 1982 ...
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BAZZI, Giovanni Antonio, detto il Sodoma
Enzo Carli
Nacque a Vercelli nel 1477 da Giacomo, calzolaio originario forse di Biandrate, che nel 1476 aveva sposato Angelina di Niccolò da Bergamo: l'anno [...] nella sua trama anche i momenti meno essenziali, e qualche volta del tutto accessori e addirittura estranei al significato morale degli episodi. Ad un certo ascendente del Signorelli, che lo aveva preceduto nello stesso ciclo, il B. qui unisce ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] Rosmini, 1837, XI, pp. 5-32 e 1838, XIV, pp. 5-15; De l'état actuel de la philosophie morale. Philosophie de la morale par A. Rosmini, 1838, XV, pp. 2, 1736), rifusi poi nel volume Fragmens philosophiques, Torino 1841.
Nei Fragmens i precedentistudi ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] film), del protervo capo mafia (C. Vanel), una dimensione epica e simbolica, senza mai permettere che il messaggio morale - la necessità che giustizia prevalga senza di che non è possibile una civile convivenza - sopravanzi o disturbi lo svolgimento ...
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EMILIANI GIUDICI, Paolo
Lucia Strappini
Nacque il 3 giugno 1812 a Mussomeli (Caltanissetta) da Salvatore Giudice e Antonia Cinquemani. Di salute cagionevole, non frequentò alcuna scuola ma compi i primi [...] dei vizioso, ecc. Ma l'interesse principale dell'E. è trasparentemente per la pittura d'ambiente, per la denuncia, tinta di moralismo, di figure e viluppi di eventi segnati da una forte carica di negatività; sicché il romanzo, a cui la critica non ha ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] degli anni dalla pratica diretta tanto del teatro, quale autore, come del cinema, quale sceneggiatore -, la sua vena di moralista interessato alle varie forme d'arte in stretta correlazione con la società che le esprime; e questo approccio concretò ...
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BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] , tra occasionali attestati di fedeltà al regime austriaco, si legge la confessione di quell'inesperienza e di quel moralismo, che dovettero essere le vere cause dell'insuccesso politico del Barletti.
Il titolo del voluminoso incartamento, depositato ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...