CADOLINI, Anton Maria
Renzo Paci
Nato ad Ancona da famiglia nobile il 10 luglio 1771, dopo aver studiato nel collegio di Recanati, si perfezionò in teologia nelle scuole del seminario anconetano, finché [...] arresti operati nel 1817 e ancora nel 1821 non erano valsi a debellare; né il C., rigidissimo conservatore e pedantesco moralista, era il più adatto a diminuire le tensioni. Pochi mesi dopo il suo arrivo, con fini scopertamente provocatori, si cercò ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] 1872, I, pp. 1ss.; Ingratitudine, per Giovanni di Benvenuto, Firenze 1526: si legge ora in M. Cataudella, Le farse morali fiorentine, Salerno 1984; Nascita, vita e morte di s. Giovanni Battista, per Francesco Onofri, Firenze (s. a.) segnalata dal ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] tradotta da G. Illuminati, in Arte della caccia, I, 1, Milano 1965, pp. 213-283) e un nuovo trattato d'esortazione morale,De viro illustri atque iniquo. Nel 1545, su consiglio di L. Gaurico, pubblica una silloge di libri ippocratici a uso dei medici ...
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ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] egli si laureò il 20 giugno 1920 discutendo una tesi su Tacito (poi pubblicata con il titolo Le idee politiche, morali e religiose di Tacito, Roma 1921) con Vincenzo Ussani. Vinti i concorsi statali come professore di lettere classiche, fu assegnato ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] di queste ultime produzioni deriva piuttosto da certe prosette edificanti, nelle quali il poeta trasporta i colori a un significato morale. E non si contenta delle trasposizioni più facili come per "il bianco", che "per molte auttorità de poeti ...
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ANISIO (Anisi, Anicio), Giovanni Francesco (Giano)
Anna Buiatti
Nacque nel Napoletano, forse a Sarno, da famiglia di origine francese. La data di nascita, sulla quale manca l'accordo, si può collocare [...] sentimento religioso e la tragedia, nell'insieme, si rivela semmai adatta più alla lettura che alla scena. Lo stesso generico moralismo dei suoi cori si ritrova nelle Epistolae de Religione.
Nel 1536 Carlo V concesse all'A. e al nipote Orazio il ...
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CAPECELATRO, Enrichetta
Stefano Giornetti
Nacque a Torino il 12 sett. 1863 da una illustre famiglia napoletana. Il padre Antonio, ispettore generale delle Poste a Torino, uomo piuttosto autoritario [...] (Napoli 1918), un libro interessante per toni di saggezza, semplicità e umanità, dove "non è ombra di rettorica o di moralismo, ma freschezza, giovinezza e piana bontà" (Manacorda); un ampio romanzo, Rovine di stelle (Napoli 1928), di cui pure s ...
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BRIGNOLE, Giacomo Maria
Maristella Ciappina
Nacque a Genova il 10 dic. 1724 da Francesco Maria e da Lavinia Spinola. Della sua educazione e degli studi nulla è noto; giovanissimo. si diede al commercio, [...] , finanziariamente ricca, del secondo Settecento genovese, in più colorato da un certo moralismo bigotto che, facendogli addirittura ritenere, "riflettendo da filosofo morale" (7 genn. 1764), che la Repubblica avesse perduto la "protezione del cielo ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] ) e la più tarda Valsesia (Vercelli 1907), ispirate ad un facile sentimentalismo che risolve le proprie componenti fondamentali, moralismo e sentenziosità, in una struttura di tipo esclusivamente discorsivo, che di lirico conserva solo il rispetto di ...
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BENCI, Lorenzo
Eugenio Ragni
Figlio di Giovanni di Taddeo (il padre, ufficiale "a vendere gli beni de' ribelli" nel maggio del 1380 e priore per il bimestre novembre-dicembre di quello stesso anno, [...] e al lavoro diretta al figlio Giovanni. Sono composizioni di ben scarso vigore poetico, nelle quali prevale sovente un moralismo trito e una forma per lo più trasandata. La sua laude natalizia ebbe qualche notorietà, in quanto citata dal Crescimbeni ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...