Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] deve, o dovrebbe, difendere i figli che rappresentano le tre classi sociali emergenti.
In un clima di rinunce e di ripiegamento morale, il 1947 è anche l'anno delle incertezze e della crisi della ricostruzione. Questo fa da sfondo a Le bugie con le ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] l'amore della patria per animargli ad alti fatti in pro di lei, o che si tratti per la libertà o per la potenza"), in "morali" (il cui principale proposito è di "muovere gli affetti o verso il bene o contro il male") e in "naturali o positivi" (che ...
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PASTORE, Giulio
Andrea Ciampani
PASTORE, Giulio. – Nacque a Genova il 17 agosto 1902 da Pietro, operaio, e da Teresa Pastore.
Entrambi i genitori erano emigrati dalle valli novaresi. Tornata la famiglia [...] lui il giovane direttore sostenne la ‘buona battaglia’: riaffermata l’unità tra fede e azione pubblica e stigmatizzato il moralismo clericale, fra il 1925 e il 1926 richiamò l’attenzione dei lettori sulla difesa della legalità istituzionale contro il ...
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BORGHI, Carlo
Claudia Micocci
Nato a Milano il 12 sett. 1851. Dopo gli studi al liceo Parini si laureò in legge a Pavia nell'anno 1871. Già dal dicembre 1867 faceva parte del gruppo di giovani che, [...] di non lasciar coinvolgere nella polemica antiborghese l'ossequio verso gli alti ideali e verso i parametri di una sicura morale.
Sulla Vita nuova ilB. pubblicò gran parte delle sue poesie e s'impegnò in una analisi delle nuove correnti letterarie ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] respingeva il naturalismo (Scuola attiva, Brescia 1936) - e formulò una reinterpretazione di Rousseau, visto come un "moralista" che compie un'autocritica dell'illuminismo e imposta in forma nuova il problema pedagogico, collegandolo alla politica e ...
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BONAIUTO, Bernardo
Luciano Marziano
Nacque a Trapani il 24 sett. 1714 da Nicolò. Compiuti gli studi si trasferì, insieme con il padre, a Palermo dove fu segretario di alcuni nobili, fra i quali Antonio [...] sarcasmo e di allineamento a forme di poesia superficialmente burlesca non disgiunta da preoccupazioni moralistiche. Tale moralismo vuole essere sottolineato nella sacra rappresentazione La conversazione di S. Margherita di Cortona (Palermo 1755 ...
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GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] " [1921] in Id., Giorno per giorno dal 1912 al 1922, Milano 1966, pp. 200-202, 365-368; P. Pancrazi, E. G. moralista di nessuna morale [1921], in Id., Scrittori d'oggi, s. 1, Bari 1946, pp. 89-94; E. Cecchi, Eccentrici: G. e Bontempelli [1922], in ...
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GIOVANNA d'Austria, granduchessa di Toscana
Stefano Tabacchi
Nacque a Praga il 24 genn. 1547, ultima dei quattordici figli di Ferdinando d'Asburgo, re dei Romani e futuro imperatore, e della regina [...] sempre molto poco; non è quindi noto cosa pensasse della sua situazione. Si può però supporre che, educata al rigido moralismo della corte asburgica e ben conscia del suo rango, dovesse essere quanto meno sconcertata dei tradimenti del marito e del ...
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GIGLI, Girolamo
Lucinda Spera
Nacque a Siena il 14 ott. 1660 da Giuseppe Nenci e Pietra Fazoni. Nel 1674, alla morte del padre, fu adottato dal prozio materno, privo di eredi, che gli impose il proprio [...] pedissequamente. Egli infatti trasferì le vicende dall'ambiente metropolitano parigino a quello provinciale toscano, piegando il fine moralismo dei modelli verso il grottesco, allo scopo di rafforzare il legame teatro-realtà; accentuò inoltre le ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] disinvolta con cui la giovinetta ritratta asseconda la sua immaginazione, ma tanto più segretamente apprezzato dall'ambiguo moralismo del pubblico fin de siècle, che lo volle riprodotto addirittura in una cartolina illustrata.
Della diffusione dei ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...