(norv. Vildanden) Dramma (1884) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). È la tragedia del moralismo astratto, che, anziché rigenerare, distrugge l'uomo.
Trama: lo pseudoidealista Gregorio Werle [...] crede di aiutare l'amico Hjalmar Ekdal, sposato a Gina e padre della piccola Edvige, aprendogli gli occhi sulla realtà della sua unione: Gina ha avuto un amante e costui è il vero padre di Edvige. Invasato ...
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Drammaturgo inglese (Salisbury 1583 - Londra 1640). Scrittore fecondissimo, compose tuttavia la maggior parte delle sue opere in collaborazione con altri (J. Fletcher, Th. Dekker, ecc.). Solo dal 1623 [...] sembra accentuarsi una manifestazione più indipendente della sua personalità, orientata verso un moralismo meccanico e convenzionale. M. si distingue fra i contemporanei per la vivacità del linguaggio (in cui peraltro l'impeto dà spesso nel retorico ...
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SØNDERBY, Knud
Mario GABRIELI
Narratore e drammaturgo danese, nato a Esbjerg il 10 luglio 1909.
Esordì con un sobrio e oggettivo romanzo satirico sulla gioventù dorata moderna (Midt i en Jazztid "L'età [...] dell'umana comprensione e del vero amore è scandagliato con sin troppo scoperto moralismo, unicamente sollecito di rimuovere gli ostacoli sociali e morali che a quella comprensione si frappongono. E tale atteggiamento è discernibile anche nei ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1934 - Cambridge 2024). Uno degli autori più impegnati del teatro inglese contemporaneo, la cui opera si distingue per l'ironia talvolta brutale e al limite della crudeltà. [...] ), parabola-denuncia della religione in quanto legata e funzionale al potere; Early morning (1968), feroce satira del moralismo vittoriano. In Lear (1971), prendendo spunto dal dramma shakesperiano, cerca di dimostrare come ogni società nata dalla ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] del femminismo e della moda progressista.
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma un po' ristretto, che trae sapore da un appassionato attaccamento ai valori della tradizione e volge in ...
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Drammaturgo inglese, nato a Portsmouth il 13 dicembre 1942. Laureatosi a Cambridge, dove ha anche svolto per qualche tempo mansioni di lettore presso il St. Catherine's College, ha lavorato come impiegato [...] autoritarismo nella società britannica in The Churchill Play (1974); le depravazioni di Fleet Street in Pravda e il moralismo borghese in Bloody poetry (1985). Chiamato dal National Theatre, ha allestito Weapons of happiness (1976), un dramma più ...
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DUSE, Enzo
Sergio Cella
Nacque a Villadose (Rovigo) il 2 dic. 1901 da Gaetano e da Pasqua Rosa Brasolin, in una modesta e numerosa famiglia lontanamente imparentata con quella di Eleonora.
Entrato giovanissimo, [...] drammatiche e più raramente tragiche.
Dopo La veste di raso (Venezia, compagnia Stival, agosto 1929), Favola senza morale (Lugano, compagnia Donadio-Sperani-Maltagliati, febbraio 1931), Ildono della notte (in collab. con Carlo Duse; Pesaro, compagnia ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] 1872, I, pp. 1ss.; Ingratitudine, per Giovanni di Benvenuto, Firenze 1526: si legge ora in M. Cataudella, Le farse morali fiorentine, Salerno 1984; Nascita, vita e morte di s. Giovanni Battista, per Francesco Onofri, Firenze (s. a.) segnalata dal ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] deve, o dovrebbe, difendere i figli che rappresentano le tre classi sociali emergenti.
In un clima di rinunce e di ripiegamento morale, il 1947 è anche l'anno delle incertezze e della crisi della ricostruzione. Questo fa da sfondo a Le bugie con le ...
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Nichols, Mike
Sebastiano Lucci
Nome d'arte di Michael Igor Peschkowsky, regista e attore cinematografico e teatrale, naturalizzato statunitense nel 1944, nato a Berlino; il 6 novembre 1931 da padre [...] suoi meccanismi. Successivamente ha diretto What planet are you from? (2000; Da che pianeta vieni?), film fantascientifico venato di moralismo, e il televisivo Wit (2001), dal dramma di M. Edson, per il quale ha vinto due Emmy Awards.
Bibliografia ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...