Moglie segreta del re di Francia Luigi XIV (Niort 1635 - Saint-Cyr 1719). Nipote dello scrittore protestante Agrippa d'Aubigné; convertitasi al cattolicesimo, sposò (1652) il poeta Scarron, del quale rimase [...] ritirò nell'istituto di Saint-Cyr, che ella stessa aveva fondato (1686) per l'educazione di giovani nobili e povere: i suoi concetti educativi, di rigido moralismo, sono espressi in molte delle sue numerosissime lettere, notevoli anche per lo stile. ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] : il dommatismo della sua fede nell'origine divina dell'autorità regia, il carattere ossessivo del suo misoneismo, il moralismo di tipo paternalistico come metro di giudizio dei fatti politici, la proterva intolleranza di divergenze e di opposizioni ...
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Storico greco (400 a. C. circa - 340 circa). Scrisse le ῾Iστορίαι in 30 libri, dal ritorno degli Eraclidi (1104 a. C.) all'assedio di Perinto da parte di Filippo II di Macedonia (340 a. C.): una storia [...] patria Cuma, e dalla passione politica che gli fa mettere in buona luce Atene e Tebe di fronte a Sparta. Anche l'eccessivo moralismo, che pure ne facilitò la fama tra gli antichi, fa sì che E. appaia piuttosto un retore che scrive di storia che non ...
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CIANDA, Alberto
Luigi Agnello
Nato a Roma il 1° genn. 1984 da Francesco, ufficiale giudiziario, e da Modesta Vespasiani, ambedue di origine umbra, si formò in un ambiente familiare in cui erano vive [...] in Francia, in Belgio e in Svizzera, ma seppe trasformare il processo, celebrato il 4 giugno 1930 a Parigi, in un successo morale per sé e per il gruppo giellista, facendo risaltare l'integrità della figura propria. e dei suoi amici rispetto a quella ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] gl’italiani hanno voluto far un’Italia nuova, e loro rimanere gl’italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; perché pensano a riformare l’Italia, e nessuno s’accorge che per riuscirci bisogna ...
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Patriota, scrittore e statista (Torino 1798 - ivi 1866). Dopo essersi dedicato alla pittura e, con buon successo, alla letteratura, intorno al 1843-44 si avvicinò alla politica, che lo vide partecipare [...] dissidio, aiutò il Cavour in momenti delicati (intervento in Crimea, guerra del 1859), ma successivamente il suo moralismo conservatore e paternalistico gli impedì di cogliere il significato degli avvenimenti che si compirono nel 1860 e negli anni ...
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Sionismo
Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso [...] nell'Asia occidentale va intesa letteralmente come lotta giornaliera per la sopravvivenza fisica. Nell'Europa occidentale la miseria è invece morale [...] L'ebreo ha perduto la casa del ghetto ma la terra in cui è nato gli è vietata [...] è insicuro ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi [...] Soldati, che dai racconti di A cena col commendatore in poi ha rivelato una nuova vitalità della sua arte a mezzo fra moralismo e fumisteria; in Giuseppe Dessì, in Mario Tobino, in Elsa Morante, autori di racconti o romanzi fra i più ricchi di poesia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] in Storia dell’età barocca, cit., pp. 124 e 127-33). La sensazione che la traduzione tacitista del machiavellismo forniva sul piano morale, più ancora che sul piano etico-politico, era quella di una umanità e di una vita pubblica e privata viste alla ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] non disponevano del prestigio necessario per interpretare e guidare i processi sociali. Una via d’uscita veniva cercata nella economia morale di E.P. Thompson, o nella microstoria di E. Grendi e G. Levi: entrambe prodotto di una crisi della storia ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...