Tenore (Šumperk, Moravia, 1873 - Vienna 1946). Esordì nel 1896 a Brno, interpretando il Lohengrin di Wagner, e cantò poi con successo nei principali teatri d'Europa e d'America. Scrisse anche due volumi [...] di carattere autobiografico: Meine sämtlichen Werke (1921) e Mein Lebensmärchen (post., 1948) ...
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Musicista austriaco (Dyjákovičky, Moravia, 1751 - Vienna 1831). Studiò composizione a Vienna, dove fu poi violinista e direttore d'orchestra al Leopoldstädter Theater. Fu popolare autore di moltissimi [...] Singspiele e di altri lavori teatrali, oltre che compositore di sinfonie, concerti, messe, cantate, musica da camera ...
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Musicista ceco (Olomouc, Moravia, 1873 - Vienna 1925). Studiò al conservatorio di Vienna. Si dette dapprima alla direzione d'orchestra e alla composizione di opere serie, per poi volgersi al genere operettistico, [...] in cui conseguì gran nome. Celebre la sua Die Dollar Prinzessin (1907) ...
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Ebraista e bibliografo (Prostějov, Moravia, 1816 - Berlino 1907); profondo conoscitore della letteratura ebraica medievale, ebbe gran competenza anche nella araba. Opere principali: Polemische und apologetische [...] Literatur in arabischer Sprache (1877); Die hebräischen Übersetzungen des Mittelalters (1893); Die arabischen Übersetzungen aus dem Griechischen (1897); Die arabische Literatur der Juden (1902); Die Geschichtsliteratur ...
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Figlio (Gross-Seelowitz, Moravia, 1860 - Żywiec, Polonia, 1933) dell'arciduca Carlo Ferdinando (1818-74) del ramo ducale di Teschen. Entrò nella marina imperiale (viceammiraglio nel 1901, ammiraglio nel [...] 1911); durante la prima guerra mondiale diresse tutte le opere assistenziali della guerra. Dalla moglie, Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, ebbe sei figli, tra i quali Renata Maria, che sposò il principe ...
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Pastore protestante (n. Štramberk, Moravia, 1777 - m. nell'Illinois 1847), fondatore degli stefaniani; dal 1810 parroco della comunità boema di Dresda, per le sue vedute in contrasto con quelle del luteranesimo [...] ufficiale decise d'emigrare in America, per realizzarvi una chiesa secondo i suoi ideali. Divenuto vescovo della sua comunità e trasferitosi nel Missouri (1838), fu poi costretto a passare nell'Illinois ...
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Chirurgo e urologo (Fulnek, Moravia, 1815 - Vienna 1898), prof. a Vienna (1865-80); è considerato con H. Thompson e F. Guyon uno dei fondatori della urologia moderna come disciplina a sé stante. Introdusse [...] nuove tecniche operatorie che ebbero grande successo e furono largamente adottate. n Anche il figlio Leopold (Vienna 1861 - ivi 1940), ginecologo, ebbe notevole rinomanza ...
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Statista austriaco (Iglau, Moravia, 1780 - Hadersdorf, Vienna, 1855); entrato nell'amministrazione statale austriaca (1800), fu nominato (1840) presidente della Camera di corte e diresse la politica finanziaria [...] ed economica austriaca; fu poi (1851) presidente del ricostituito Reichsrat, organo consultivo in materia legislativa. Dopo il 1848 fu tra i più decisi fautori del ritorno all'assolutismo ...
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Uomo politico ceco (Dědice, Moravia, 1896 - Praga 1953). Leader del Partito comunista cecoslovacco dal 1929, dopo il patto di Monaco del sett. 1938 riparò a Mosca. Vicepresidente del Consiglio dall'apr. [...] 1945 (nel primo governo della Cecoslovacchia liberata), primo ministro dal giugno 1946, guidò il colpo di stato comunista del febbr. 1948. Eletto in giugno presidente della Repubblica, mantenne fino alla ...
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Scultore (Nové Město, Moravia, 1880 - Praga 1925), allievo di I. V. Myslbek; insegnò (dal 1917) all'Accademia di Praga. Il suo stile deriva in gran parte dall'impressionismo. Opere principali: i gruppi [...] Il lavoro e L'umanità per il ponte Hlavkov a Praga (1911-13); i monumenti a S. Čech a Vinohrady (1921-22), a B. Smetana a Litomyšl (1923-24), a J. A. Komenský ad Amsterdam (1924) e busti che si trovano ...
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moravo
mòravo (o moràvo) agg. e s. m. (f. -a) [cèco moravan, moravský]. – Della Moràvia, regione storica e geografica dell’Europa centrale, attualmente appartenente alla Repubblica Ceca, e corrispondente all’alto e medio bacino del fiume Mòrava,...
mitigare
(ant. miticare) v. tr. [dal lat. mitigare, comp. di mitis «mite» e tema affine a agĕre «fare»] (io mìtigo, tu mìtighi, ecc.). – 1. Rendere più mite, cioè meno aspro, meno gravoso o, di sentimenti, meno intenso; lenire, temperare,...