Nel diritto romano, antiche consuetudini, di matrice per lo più rituale, che regolavano ogni aspetto della vita cittadina, tanto sul piano religioso quanto su quello profano. Per lungo tempo rappresentarono [...] che con l’efficacia e la pubblicità proprie di atti d’autorità avevano recepito, nel loro contenuto, parte dei mores.
L’evento decisivo, ai fini della trasformazione dello ius civile da ordinamento consuetudinario non scritto in ordinamento in gran ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] di legge. Si tratta nel complesso di una ‘generalizzazione della storia del diritto romano’ che comprende moresmaiorum, giurisprudenza, compilazione giustinianea, secondo una visione del diritto come processo evolutivo non intenzionale (M. Barberis ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] adottato già nel II secolo a.C.) ricorrono altri termini, come mores, coutumes, usi, aventi talvolta diverse sfumature di significato. Mores, con la variante mores (mos) maiorum, è termine impiegato per la consuetudine romana più antica, dalle ...
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PETRA, Carlo
Dario Luongo
– Nato a Vastogirardi il 24 novembre 1629 da Vincenzo e Settimia Filonardi, si laureò in utroque iure ad appena sedici anni. Nella professione forense conseguì subito notevoli [...] ricostruire la genesi dei Riti, Petra scriveva che questi erano i «Mores» e gli «usus qui observari consueverant» nella Vicaria (Commentaria, 1664 primi regis cineribus a Neapolitana Urbe ad Basilicum Maiorum tumulum paraenesis, Neapoli 1668, n. 89, ...
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