Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto [...] culturale lombardo-veneto, tra la tradizione bresciana di V. Foppa e del Moretto e la pittura veneziana (Tiziano, Giorgione, L. Lotto), non senza un'attenzione per le novità nordiche e la corrente leonardesca. Tra le prime opere, Il profeta Elia ( ...
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Pittore, nato a Roma verso il 1589, morto a Venezia nel 1624. Prese dal Caravaggio più l'odio per l'accademia che la severa interezza della sua riforma. Perciò, mentre il Caravaggio abbandonava sempre [...] più Venezia per la sua Lombardia, sviluppando fino al possibile le qualità costruttive ereditate dal Foppa e dal Moretto, egli sempre più lasciava Roma per accogliere le tendenze veneziane traviste già nella prima istruzione avuta dal Cigoli. Un ...
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ANTEGNATI, Giovanni Giacomo
Riccardo Allorto
Nacque presumibilmente a Brescia nel 1501, figlio di Bartolomeo, ed elevò grandemente, perfezionandola con arditi innovamenti, l'arte organaria familiare.
La [...] di Milano, L (1895), n. 41, p. 668 s.; G. Livi, I liutai bresciani, Milano 1896, pp. 8-10, 13; P. Molmenti, Il Moretto e G. G. A., in Gazzetta musicale di Milano, LIH (1898), n. 10, p. 129 s. ; W. L. von Lütgendorff, Die Geige und Lautenmacher ...
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Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] veneziana del Settecento.
Vita e opere
Suo primo maestro fu G. A. Badile; anche i bresciani G. Romanino, il Moretto e G. G. Savoldo, presenti con opere a Verona, contribuirono alla sua prima formazione, orientata verso le novità cromatiche di ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] - F. Becker, Künstlerlexikon, XXVI, Leipzig 1932, p. 563, s.v.; G. Gombosi, Appunti d’archivio: nuovi elementi per la biografia del Moretto, in Rivista d’arte, 1940, n. 22, pp. 119 s.; C. Boselli, L’architetto comunale di Brescia nel secolo XVI, in ...
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Pittore friulano, nacque a Motta di Livenza nel 1505 da Leonardo e Natalia Amaltei. Fu scolaro del Pordenone, di cui sposò la figlia Graziosa, e si tenne strettamente sulle orme del maestro. Verso il 1536, [...] vita, chiusa il 9 marzo 1588. Da quattro matrimonî ebbe sette figlie, di cui una, Quintilia, fu pittrice e sposò Giuseppe Moretto scolaro dell'A., ed un'altra sposò Sebastiano Secante, pure suo allievo. Nelle pitture, tanto a fresco che su tela, l ...
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Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] approfondì la sua ricerca naturalista, legata alla sua formazione a contatto con la pittura lombardo-veneta (L. Lotto, il Moretto, G. B. Moroni, G. G. Savoldo), in composizioni allegoriche, religiose (Riposo nella fuga in Egitto e la Maddalena, Roma ...
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RICCHINO, Francesco
Maria Fiori
RICCHINO (Richini, Richino), Francesco. – Nacque a Bione, in Val Sabbia (odierna provincia di Brescia), da «magister» Crescinbene e da Maria «de Lanfranchis», verosimilmente [...] in area bresciana di Francesco, che nel corso degli anni Quaranta entrò probabilmente in contatto con la bottega del Moretto, visti i rimandi alla pittura di Bonvicino apprezzabili nelle opere successive e i rapporti, attestati dai documenti, con due ...
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Pittore e incisore (Venezia 1500 - Padova 1564). Allevato da Giulio Campagnola che, adottandolo, gli trasmise il cognome, coltivò inizialmente l'incisione, usando una tecnica ora aspra ora morbida: il [...] attività pittorica soprattutto a Padova (Scuola del Santo; Scuola di S. Rocco; S. Giustina; palazzi Dondi, Indri, ecc.; Museo civico), rivelandosi attento osservatore del Tiziano ma anche sensibile all'arte del Pordenone, del Romanino e del Moretto. ...
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Incisore in rame e in legno, nato nel 1506 a Brescia ove lavorò certamente fino al 1576. Per il tipografo Vincenzo da Sabio avrebbe eseguito le illustrazioni della Raccolta delle rime degli Accademici [...] con trenta figure, e Gesù crocefisso con tre cherubini. Il Fenaroli suppone che a Brescia abbia avuto maestri nel disegno Moretto e Romanino. Le sue stampe, anche per il numero limitato, sono assai ricercate.
Bibl.: S. Fenaroli, Diz. degli artisti ...
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moretto
morétto agg. e s. m. [dim. di moro1]. – 1. agg. Di colore scuro. In partic.: lana m., lana di colore marrone cupo proveniente dal vello di alcune pecore che, di razza a vello bianco, presentano fenomeno di melanismo (sono in genere...
morettiano
s. m. e agg. Seguace o sostenitore di Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico; relativo a Nanni Moretti, al suo stile cinematografico o alle sue posizioni politiche. ◆ La vita di Massimo si snoda con i ritmi...