Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] diversi, ciascuno individuato da una specifica forma lessicale (lessema) o grammaticale (morfema); un secondo livello di a. è dato dallo strutturarsi di lessemi e morfemi in fonemi. Gli elementi dotati di significato si dicono perciò unità di prima ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] disposizione di un numero relativamente ristretto di unità minime significanti denominate monemi (H. Frei, A. Martinet) o morfemi (L. Bloomfield). Il versante significante dei monemi è a sua volta articolato come combinazione con disposizione di un ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] , e in particolare l’utilizzazione dei fonemi a scopi morfologici. La morfosintassi è lo studio sistematico delle regole che presiedono alla formazione di un enunciato linguistico (parole, sintagmi, frasi) mediante la combinazione di morfemi. ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...