Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] altri, specialmente nella terminologia scientifica, sono d’origine greca, come, per es., iper-, ipo-, meta- ecc. Altri p. sono morfemi non prepositivi, che hanno la funzione di conferire al tema cui sono preposti un preciso valore: per es., in-, che ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] diversi, ciascuno individuato da una specifica forma lessicale (lessema) o grammaticale (morfema); un secondo livello di a. è dato dallo strutturarsi di lessemi e morfemi in fonemi. Gli elementi dotati di significato si dicono perciò unità di prima ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...