TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] dalle teorie tassonomiche non risolvono il problema della divisione automatica delle parole e dei fatti morfologici complessi (morfemi discontinui) nel caso di particelle separabili o affissi. L'intervento umano appare decisivo per disambiguare il ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] indica un abbassamento di tono), in quanto la distribuzione degli AT è regolata dalla lunghezza dell’enunciato, dal tipo di morfema interrogativo e da segnali di forza illocutiva, come la presenza di un elemento della frase focalizzato. Ad es., a ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , si afferma la pronuncia sorda, con chie[s]e per entrambi i significati. Al Nord, peraltro, la presenza di un confine di morfema può spesso bloccare il processo di sonorizzazione, come in a[s]ociale, ri[s]ollevare, vende[s]i. Ciò sta a indicare che ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] poi di analizzare in maniera analoga questi elementi, e così via, fino a raggiungere entità minime non segmentabili, cioè i ‛morfemi', o meglio gli ‛allomorfi'; questi poi, con un ulteriore processo di analisi, vanno analizzati in ‛fonemi', o meglio ...
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Linguaggio
Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In [...] varia da soggetto a soggetto e in rapporto ai diversi aspetti morfologici.
In termini generali, si può affermare che molti morfemi grammaticali iniziano a essere prodotti intorno ai 3 anni, mentre risultano acquisiti intorno ai 3 anni e mezzo o ai 4 ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] usato da M. Lucidi e W. Belardi in Italia e da neosaussuriani svizzeri), ‛monemi' (H. Frei, A. Martinet, ecc.), ‛morfemi' (linguistica nordamericana, ecc.). Un segno articolato ha un significato che è articolato esso stesso e che analizza e dissocia ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] nel tempo; restano sempre meno congiunzioni anticheggianti (del tipo imperocché, acciocché, abbenché), sono sempre meno numerosi morfemi pronominali arcaici (ei, eglino, elleno), comincia a ridursi l’enclisi pronominale (propagossi); le varianti che ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] smorzate dalle provincie intermedie di Treviso e di Belluno. Così si comprende come i confini di singoli fonemi e morfemi entro la parte "venezianeggiante" del Veneto siano sparsi su ampia zona e spesso, specie nelle Alpi e Prealpi, corrispondano ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...