Gruppo di monti, che costituiscono il nucleo più importante della massa montuosa della Transilvania occidentale (Romania). Sono un mosaico di antiche rocce massicce, di scisti arcaici e paleozoici, di [...] calcari giurassici e triassici ricchi di bauxite, e di rocce eruttive recenti. Presentano dove morfologia di media montagna, dove morfologia carsica: il M. Bihor (1849 m.) e il M. Cucurbeta (1768 m.), che sono le vette più elevate, hanno forme ...
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TONIOLO, Antonio Renato
Geografo, nato a Pisa il 7 aprile 1881. È stato professore all'Università di Pisa (dal 1922) dalla quale nel 1936 è passato a quella di Bologna. È segretario generale del comitato [...] nazionale per la geografia.
Si è occupato soprattutto di morfologia terrestre, ma ha recato notevoli contributi anche alla geografia antropica. Tra i suoi numerosi scritti vanno ricordati i seguenti: Il Colle del Montello, Firenze 1907; Sulle ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] numero di specie sia per le loro forme. Tra coloro che diedero fondamentali contributi al progresso della b. dapprima nella morfologia e sistematica, quindi nella fisiologia sono, tra gli altri, da ricordare R. Hooke, N. Grew, M. Malpighi, S. Hales ...
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zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, [...] phyla, e ha recato così un notevole ausilio alla sistematica. Questa parte della z. si chiama anatomia comparata o morfologia. L’istologia e la citologia hanno per oggetto rispettivamente lo studio dei caratteri dei tessuti e delle singole cellule, e ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] alla metà del secolo. La scelta del luogo costituisce spesso un fattore determinante per l’espansione e la ridefinizione della morfologia urbana. A Napoli la stazione di piazza Garibaldi (1867) è destinata a trasformarsi in una sorta di cerniera tra ...
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Schema corporeo
Carlo Loeb
Per schema corporeo si intende l'immagine spaziale che ogni uomo ha del proprio corpo. Il concetto fa riferimento a una funzione complessa di sintesi che permette di riconoscere [...] il proprio corpo come unità, di individuarne la morfologia, i rapporti esistenti con i suoi vari segmenti e la mutevole posizione nello spazio.
1. Definizione
La possibilità di localizzare gli stimoli che provengono dallo spazio esterno e di ...
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Botanico statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1888 - New Haven 1968); prof. di botanica nell'univ. Yale (1940), direttore della Sheffield scientific school (1945), nel 1948 fu eletto presidente della [...] per il progresso delle scienze; direttore (1926-32) dell'American journal of botany. Si è occupato particolarmente di morfologia, morfogenesi e genetica. Opere principali: Botany: principles and problems (1946); Principles of genetics (3a ed. 1958 ...
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ANDREASSI, Giacomo
Gianfranco Aghemo
Nato a Roma il 30 ott. 1897 da Eusanio e da Elena Panunzi, vi si laureò col massimo dei voti in medicina e chirurgia il 22 luglio 1922, con una tesi che fu ammessa [...] di ghiandole nella mucosa della vescica urinaria dell'uomo, in Monit. zool. ital., XLIX [1938], suppl., pp. 133-136; Sulla morfologia e struttura del nucleo dell'epitelio tiroideo umano, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XIV [1939], pp. 534 ...
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LEGGE, Francesco
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Nacque a Velletri, da Luigi e da Luisa Mazzoni, il 27 dic. 1852 e, completato il primo ciclo di studi, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Roma. Fin [...] in Bull. della R. Acc. medica di Roma, XIX (1892-93), pp. 102-113; Di un nuovo caso di polidactilia; considerazioni morfologiche, in Bull. delle scienze mediche, s. 7, VII (1896), pp. 209-222; Sullo sviluppo dell'occhio pineale del Gongylus ocellatus ...
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Isola posta a NO della Sardegna (51,9 km2); ne è separata da un canale poco profondo e che limita a O il Golfo dell’Asinara. Lunga 17,4 km e larga da 6,4 a 0,3 km, l’isola è assai varia per morfologia [...] e per costituzione geologica (graniti, scisti cristallini, calcari); le coste sono molto frastagliate, con insenature che si prestano all’approdo. Fa parte del comune di Porto Torres.
Storia
Detta dagli ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....