Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] almeno sei tipologie di micorrize, che si differenziano per la posizione tassonomica dei membri dell'associazione, per la morfologia dell'organo simbiotico e per gli scambi nutrizionali che avvengono tra fungo e pianta.
Le tipologie più diffuse sono ...
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Riproduzione
Riccardo Pierantoni
La riproduzione è il meccanismo attraverso il quale vengono generati nuovi individui in modo da garantire la sopravvivenza di una specie. Per indicare la notevole forza [...] greco e si riferisce al cadere delle foglie da un albero o dei petali da un fiore, fa chiaramente riferimento alla morfologia tipica del nucleo di una cellula che, innescando il suo programma genetico di morte, frammenta il nucleo in tanti piccoli ...
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Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] Vertebrati, Napoli, SES, 19872).
G. Rossi, Manuale di otorinolaringoiatria, Torino, Minerva Medica, 1994.
Id., Morfologia funzionale e patologica otorinolaringologica, Torino, Minerva Medica, 1996.
M. Vignone, Progettare il silenzio, Milano, Hoepli ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] degli interneuroni
I neuroni si possono distinguere e classificare in numerosi tipi e sottotipi in base alla loro morfologia, alla loro dislocazione, alla natura dei mediatori chimici che impiegano per comunicare. Ma se si prende in considerazione ...
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Mammifero
Raffaella Elli
I Mammiferi (termine composto del latino mamma, "mammella", e fero, "porto"; alla lettera "fornito di mammelle") sono una classe di Vertebrati amnioti omeotermi (latino scientifico [...] affini. Esperimenti di ibridazione del DNA uniti ad analisi di proteine enzimatiche, comparazioni immunologiche e studi della morfologia dei cromosomi hanno chiaramente indicato che il panda rosso è più affine al procione americano che al panda ...
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Infiammazione
Luigi Frati
Matteo A. Russo
L'infiammazione (o flogosi) è una parte, clinicamente importante, della risposta omeostatica del nostro organismo a un danno. I meccanismi attivati dall'infiammazione [...] una o più cellule giganti polinucleate, contenenti l'agente patogeno. Attorno vi sono nell'ordine: macrofagi con morfologia di cellule epitelioidi e altri macrofagi tessutali tipicamente attivati; infine, vi possono essere linfociti e all'esterno ...
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Proporzioni corporee e tipologie costituzionali: il somatotipo
William D. Ross
Gli esseri umani, nonostante le numerose somiglianze che li accomunano in quanto membri di una stessa specie, tanto più [...] a 7, servendosi per la valutazione di un atlante fotografico e di alcune misure, si dà una valutazione di tipo morfologico, o somatotipo, del soggetto. Per la rappresentazione grafica di tali distribuzioni, Sheldon propose di servirsi del cosiddetto ...
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SIMMETRIA
(XXXI, p. 804; App. III, II, p. 745; IV, III, p. 331)
Fisica. - Simmetrie e supersimmetrie. - Una s. è una trasformazione, sulle variabili dinamiche che descrivono un sistema fisico, che connette [...] quando la s. è imperfetta o in qualche misura violata. Nel mondo vegetale le forme più semplici e arcaiche hanno morfologia globulare quasi sferica o a bastoncello. Molti oggetti, naturali e non, sono più semplici dei cristalli. Un cristallo è un ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] studiato. Il suo genoma di RNA a singolo filamento (4200 nucleotidi) è stato sequenziato (Mekler, 1981), la sua morfologia e le sue caratteristiche biochimiche ben comprese (Kuo et al., 1975), e il suo ciclo virale infettivo elucidato (Biebricher ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] gli embriologi fossero consapevoli dell'importanza della morte cellulare come fatto normale e condizione per lo sviluppo della morfologia animale, fino agli anni Ottanta non è stato colto il significato che la potenzialità delle cellule di morire ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....