L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] parole «ci sono parole che non riesco a capire», con ordine frase relativa-nome come in tigrino), la morfologia (andiamos «andiamo», con trasferimento della desinenza spagnola -amos su una base verbale italiana). La relativa vicinanza tipologica tra ...
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MIGLIORINI, Bruno (App. II, ii, p. 312)
Ignazio Baldelli
Linguista, morto a Firenze il 18 giugno 1975. Professore di storia della lingua italiana nell'università di Firenze sino al 1967; socio nazionale [...] . M. ha continuato a operare in maniera fervorosa, dando una serie di studi su problemi fondamentali della grafia, della morfologia e della sintassi dell'italiano, sottesi a un forte interesse storico e culturale, organizzati su un preciso e chiaro ...
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MORARIU, Leca
Petru IROAIE
Filologo e critico romeno, nato il 25 luglio 1888 a Cernăuţi; porta nella letteratura romena una notevole caratteristica classica arricchita dallo studio dell'ethos popolare. [...] del grande poeta, e Fond Şi formă (1938). Principali tra i suoi molti studî, quelli su Eminescu, Creangă e sulla morfologia del verbo.
Per lo studio dei Romeni dell'Istria pubblicò vario materiale filologico e folklorico, tra cui la raccolta Lu fraţi ...
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PISANI, Vittore
PISANI, Vittore - Glottologo e indianista, nato a Roma il 23 febbraio 1899. Ha compiuto gli studî universitarî a Roma, ma solo successivamente si è volto al campo della linguistica. Professore [...] dell'Italia antica, ecc.), Studi sulla fonetica dell'armeno nelle "Ricerche linguistiche" (1950-1951), Uxor, ricerche di morfologia indoeuropea nella Miscellanea Galbiati (Milano 1951), Storia della lingua greca (1955, ma pubbl., a Milano, nel 1959 ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] 2004: 228).
Per formare nomi di strumento l’italiano ha una serie di opzioni morfologiche che possono essere descritte a partire dalla base selezionata (➔ morfologia). Molti procedimenti sono comuni ai nomi di agente (➔ agente, nomi di), ma con una ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] , in questa fase, alla formazione della lingua è l’influsso del neolatino, che si manifesta nel lessico e nella morfologia; due importanti innovazioni fonetiche sono la metafonia e la riduzione di timbro delle atone.
L’influsso francese caratterizza ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] tra t e th, f e ph, g e j ecc.), la confusione tra i nessi ti e ci davanti a vocale; nella morfologia, la frequenza di metaplasmi di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] 19732); J. Bédier, Les légendes épiques. Recherches sur la formation des Chansons de geste, 4 voll., Parigi 19263; V. J. Propp, Morfologia della fiaba [1928], a cura di G. L. Bravo, con un intervento di C. Lévi-Strauss e una replica dell'autore ...
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(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il [...] (Siwa), e rientra nella famiglia camito-semitica (detta anche afroasiatica). Il t. è caratterizzato da una morfologia flessiva estremamente complessa: la derivazione nominale e verbale è basata, secondo una caratteristica delle lingue semitiche, su ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] negli ultimi anni dell'impero hittito, è associata con il sud dell'Anatolia al confine con la Cilicia. Fonetica e morfologia sembrano più innovatrici di quelle hittite (le occlusive finali sono cadute, *-m > -n, passaggio di parte della flessione ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....