L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] Ciò spiega sia la stabilità delle specie ‒ le quali, egli affermò, vennero a definirsi non in virtù della loro morfologia, bensì della loro capacità di interfecondazione ‒ sia la loro variazione locale. La Natura evita l'eccessiva mescolanza, poiché ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] Haeckel la riformulò in un quadro evolutivo, e la sua opera, insieme agli studi di Carl Gegenbaur, fu alla base della morfologia.
Nel 1874 His attaccò le posizioni di Haeckel, invitando allo studio dello sviluppo in sé. Egli riteneva che lo sviluppo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] gli embriologi fossero consapevoli dell'importanza della morte cellulare come fatto normale e condizione per lo sviluppo della morfologia animale, fino agli anni Ottanta non è stato colto il significato che la potenzialità delle cellule di morire ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] della natura umana, ma sembra improbabile che i tratti che ci interessano di più ‒ il bipedismo, la morfologia scheletrica, la morfologia craniofacciale, le dimensioni cerebrali e la parola ‒ siano il prodotto della selezione di pochi geni di maggior ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] la lipofuscina (v. Braak, 1971) ha introdotto un criterio nuovo e diverso dai due preesistenti criteri architettonici, puramente morfologici: 1) la dimensione, forma e densità cellulare in citoarchitettonica; 2) il decorso, la densità e lo spessore ...
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Catalisi
Herbert Gutfreund
Alessandro Cimino
Jack Halpern
Catalisi enzimatica, di Herbert Gutfreund
Catalisi eterogenea, di Alessandro Cimino
Catalisi omogenea, di Jack Halpern
Catalisi enzimatica
di [...] mirano all'ottenimento di dati termodinamici (calori ed entropie di reazione, isoterme di adsorbimento, ecc.) o morfologici (area superficiale, porosità). Queste indagini sono sempre indispensabili per una corretta valutazione di altre informazioni e ...
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La diagnostica per immagini
Roberto Passariello
Paolo Ricci
Franco Orsi
Carlo Catalano
Andrea Laghi
Giorgio Albertini Petroni
Marco Di Girolamo
Mario Bezzi
Claudio Panzetti
Elsa Iannicelli
Francesco [...] . I mezzi di contrasto hanno offerto la possibilità di riconoscere e di studiare, dal punto di vista anatomofunzionale e morfologico, gli spazi cavi del corpo umano attraverso la loro visione indiretta, in quanto dall'aspetto del 'calco' si risale ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] 'edera tra i mattoni'. Tra i 3 e i 4 anni, la maggior parte dei bambini normali ha acquisito le strutture morfologiche e sintattiche fondamentali della propria lingua, facendone un uso corretto e produttivo in contesti nuovi. Da questo momento in poi ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] e aveva speculato sull'evoluzione, negli anni Venti ripropose in veste evoluzionistica i risultati delle sue ricerche anatomiche e morfologiche. In una memoria del 1825 sui gaviali e sui rapporti fra i coccodrilli fossili e quelli attuali, avanzò un ...
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Le immagini endoscopiche
Domenico Scannicchio
Antonio Minni
Marco de Vincentiis
Federico Venuta
Erino Angelo Rendina
Tiziano Di Giacomo
Costante Ricci
Enrico Grasso
Marco Crovaro
Alessandro [...] dagli inizi del secolo 20° alla metà degli anni Sessanta, ha rappresentato un periodo di acquisizione di informazioni morfologiche e funzionali di enorme importanza. L'ideazione di nuovi strumenti da parte dello stesso Chevalier-Jackson ne ha inoltre ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....