Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] tessile, come la iuta (fibre lignificate), il lino, la canapa, la ramia (fibre cellulosiche).
La cellula con caratteri morfologici e funzionali intermedi tra quelli delle fibre e le tracheidi è detta fibrotracheide. Si trova con altri elementi ...
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VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] per coppie di v. animali e vegetali.
Ricombinazione. - Da un'infezione mista con due mutanti diversi, per es. un mutante morfologico e uno host-range, si ottiene una progenie composta per la maggior parte dei due tipi parentali ma anche di due tipi ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] Uniti Charles O. Whitman invocava l'uso dei caratteri comportamentali in tassonomia alla stregua di quelli morfologici, mentre Wallace Craig contribuiva allo sviluppo di attente analisi comparate del comportamento di differenti specie di colombi ...
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NEUROENDOCRINOLOGIA
Eugenio E. Müller
Col termine n. si definiva tradizionalmente lo studio delle relazioni esistenti fra il sistema nervoso e il sistema endocrino. Questi due sistemi, agendo di concerto, [...] come elementi disparati è stata l'idea rivoluzionaria formulata da E. Scharrer nel 1928, in base a studi morfologici su cellule ipotalamiche di pesci, che alcuni neuroni posseggono funzioni secretorie. La moderna era dei peptidi cerebrali è ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] due o tre mutazioni successive, dirette nello stesso senso (mutazioni progressive). Connesse, o indipendenti da tali variazioni morfologiche, vi sono poi variazioni di carattere fisiologico, talvolta molto notevoli, e che l'uomo ha spesso sfruttato ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] 1,6 milioni di anni fa, ma molti potrebbero risalire fino a 2,5 milioni di anni fa. Poco si sa sulla morfologia dello scheletro postcraniale di H. habilis s.s. e di H. rudolfensis. A causa della scarsità dei reperti scheletrici postcraniali associati ...
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Nell’uomo, parte prominente del volto, che protegge la mucosa olfattiva e fornisce una specie di vestibolo alle vie aeree superiori. Analogamente di animali, parte del muso in cui s’aprono le narici.
Anatomia [...]
Da un punto di vista antropologico, il n. è studiato secondo due criteri: il criterio antropometrico e il criterio morfologico. Il primo si basa sul rilevamento di due dimensioni assolute, larghezza (distanza tra i due punti alari), altezza e ...
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Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono [...] genetica molto più bassa di quanto non si osservi negli Anfibi e nei Rettili, a dispetto di una grande variabilità morfologica. Ciò può indicare che le specie congeneri degli Uccelli sono evolutivamente più giovani, e quindi hanno avuto meno tempo ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] -1844), suo collega al Muséum d'Histoire Naturelle, il quale si occupava prevalentemente di vertebrati e mediante studi morfologici comparati aveva postulato l'esistenza per questi ultimi di un tipo di piano costruttivo comune. Il suo tentativo di ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] due alleli diversi per un determinato gene. In questo modo le frequenze dei fenotipi (cioè delle caratteristiche morfologiche e funzionali degli organismi) che compongono ciascuna popolazione non permangono immutate nel corso delle generazioni, ma si ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....