Fisiologo (Berlino 1863 - Bonn 1921); prof. di fisiologia all'univ. di Jena (1895) e poi a Gottinga (1901) e a Bonn (1910). Legò il suo nome a studî morfologici e fisiologici sui Protisti e a fondamentali [...] ricerche sulla fisiologia generale del sistema nervoso (fenomeni dell'eccitamento, della paralisi, dell'azione degli stimoli, dell'asfissia, ecc.); inoltre, pose le basi di una fisiologia generale cellulare ...
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Anticorpo la cui comparsa nel plasma caratterizza il lupus eritematoso sistemico (➔ lupus). È una proteina che esplica, con meccanismo di tipo immunitario, azione litica sui nuclei dei granulociti neutrofili. [...] Gli aspetti morfologici del fenomeno LE sono i corpi liberi, le rosette e le vere e proprie cellule LE. I primi sono nuclei granulocitari espulsi dalla cellula e si presentano come masse tondeggianti; le rosette sono costituite da 3-4 o più ...
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Vecchiaia
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
La vecchiaia è l'età più avanzata della vita dell'uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell'organismo, con caratteri [...] morfologici e organici propri (v. vol. 1°, III, cap. 6: Il corpo e le età della vita, L'invecchiamento). L'attesa di vita presenta una notevole disparità per entrambi i sessi tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Da quando nelle aree ...
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caràtteri ereditari Caratteri che vengono trasmessi dai genitori ai figli e alle generazioni successive. Gli esseri viventi hanno la caratteristica di trasmettere alla progenie, per mezzo del patrimonio [...] genetico, le informazioni relative ai caratteri morfologici e fisiologici. Il primo a chiarire le modalità attraverso cui avviene la trasmissione dei c.e. fu G. Mendel, ricorrendo a incroci tra individui con caratteri differenti (ibridazione). Ogni c ...
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BERTELLI, Dante
Domenico Celestino
Nato il 20 febbraio 1858 a Caldana (Grosseto), si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Firenze il 5 luglio 1883: Dedicatosi in modo particolare agli [...] alla scuola del Romiti e soprattutto del Vlacovich, il B. ebbe il merito di ampliare i limiti della ricerca morfologica grazie all'indirizzo eminentemente comparativo ed embriologico che seppe dare ai suoi studi: in tal modo gli schemi dell'anatomia ...
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Ciascuno dei peli del capo umano. Strutturalmente simili ai peli comuni, i c. se ne differenziano per l’elevatissimo numero e per lo sviluppo in lunghezza. Presentano variazioni nello sviluppo individuale [...] e nei due sessi, nonché caratteri morfologici e strutturali diversi nelle differenti appartenenze etniche. Il colore dipende dal numero e dal tipo dei melanosomi (granuli di melanina) presenti nella corticale. Nei c. grigi, i granuli di pigmento sono ...
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Plasticità nervosa
Lamberto Maffei
Nicoletta Berardi
Le moderne tecniche che consentono la visualizzazione dell'attività cerebrale hanno mostrato che a ogni percezione, azione, pensiero o immaginazione [...] densità delle spine in seguito a DM suggerisce l'attivazione di proteasi extracellulari che degradano la MEC, favorendo i cambiamenti morfologici necessari per il manifestarsi degli effetti della DM. Una di queste proteasi è il tPA, che è prodotto in ...
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VARICELLA (fr. vérolette; sp. varicela; ted. Wasserpocken; ingl. chicken-pox)
Luigi Spolverini
È un esantema acuto contagioso, che si manifesta con un'eruzione, a tappe successive, di vescicole a contenuto [...] , le quali di regola s'essiccano senza suppurazione intensa, e guariscono senza lasciare cicatrici. Per i suoi caratteri morfologici assomiglia molto alla vaioloide e al vaiolo lieve, dal quale spesso riesce difficilissimo differenziarla. È tra le ...
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sigma Diciottesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Σ, minuscolo σ), corrispondente alla consonante latina s. fisica La lettera Σ indica la particella elementare, più specificamente iperone (barione [...] d’urto (totale, σtot, integrale, σ, differenziale, dσ/dΩ ecc.). linguistica In grammatica, nella descrizione dei caratteri morfologici della lingua greca (e per estensione anche di altre lingue), l’aggettivo sigmatico indica la presenza, in una forma ...
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WILLAN, Robert
Mario Truffi
Dermatologo, nato il 12 novembre 1757 a Hill nel Yorkshire, morto a Madera il 17 aprile 1812. Compì gli studî di medicina a Edimburgo nel 1780. Trasferitosi a Londra due [...] la medicina. È noto specialmente per i suoi studî sulle malattie della pelle. Basandosi in modo particolare sui caratteri morfologici delle malattie cutanee, ne ha data una classificazione che per molto tempo ha costituito lo schema per gli studiosi ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....