La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] Uniti Charles O. Whitman invocava l'uso dei caratteri comportamentali in tassonomia alla stregua di quelli morfologici, mentre Wallace Craig contribuiva allo sviluppo di attente analisi comparate del comportamento di differenti specie di colombi ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] motivo che è ingordo, mangia gli altri e vive di rapina" (L'histoire entière des poissons, p. 11): non è la morfologia che spiega i costumi e l'habitat, ma l'inverso.
In botanica si fanno osservazioni simili. Quando si tratta solamente di commentare ...
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ISSEL, Raffaele
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 29 marzo 1878 dal geologo Arturo e da Bettina Ascoli, figlia del glottologo Graziadio Isaia. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla [...] (in Memorie del R. Comitato talassografico italiano, 1921, n. 88, pp. 4-7), in cui collegò tale dato con la morfologia interna e ne colse il significato nella probabile funzione protettiva del sistema nervoso sottostante il pigmento dalle radiazioni ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] una sua espansione ( legamento alveolo-dentario), che tappezza l’alveolo e aderisce alla radice. Secondo i caratteri morfologici si distinguono: incisivi, canini, premolari e molari, simmetricamente disposti nelle due metà delle arcate dentarie; si ...
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Regione anteriore del sistema nervoso centrale dei Vertebrati racchiusa nella scatola cranica, sede dei centri della sensibilità olfattiva, visiva, acustica, statica, nonché dei centri associativi, integrativi, [...] a sé, nel cervelletto e costituire un metacele o epicele. I derivati delle vescicole subiscono ancora fondamentali cambiamenti morfologici in seguito allo sviluppo di tratti trasversali di fibre (commissure) che connettono le metà opposte, destra e ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] J.-B. Lamarck ne fu il primo araldo. Alla voce evoluzione è riassunta la storia di questo concetto, e alla voce morfologia è messa in rilievo l'importanza enorme ch'esso ebbe per lo sviluppo della biologia. Soffocata al suo nascere dall'autorità del ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] -1844), suo collega al Muséum d'Histoire Naturelle, il quale si occupava prevalentemente di vertebrati e mediante studi morfologici comparati aveva postulato l'esistenza per questi ultimi di un tipo di piano costruttivo comune. Il suo tentativo di ...
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GHIGI, Alessandro
Giulia Giordani
Nacque a Bologna il 9 febbr. 1875 da Callisto, avvocato, e da Maria Morelli. A dieci anni fu accolto nel collegio dei padri scolopi a Badia Fiesolana e vi rimase, coltivando [...] di cui possedeva una delle più belle collezioni del mondo e sui quali approfondì sperimentalmente i fenomeni morfologici, fisiologici ed ereditari legati all'ibridismo; dal pollame domestico, del cui allevamento razionale, oggi settore portante dell ...
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Affezione del tessuto emopoietico caratterizzata dalla proliferazione anomala della cellula staminale, cioè della cellula non ancora differenziata e con molte potenzialità.
Caratteri generali
La trasformazione [...] singoli segmenti cromosomici).
L. acute e croniche
Gli studi di biologia molecolare e citogenetica, le indagini classiche di morfologia, nonché l’adozione di criteri citochimici hanno permesso di descrivere meglio le varianti acute e croniche di l ...
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Il periodo più recente della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle connesse e alterne fasi di espansione e ritiro dei ghiacci che ha subito il pianeta. Durante [...] flore e delle faune e sull’uomo e ha costituito il livello di riferimento per la costruzione degli attuali paesaggi morfologici e per la delimitazione degli attuali bordi dei continenti, in precedenza collegati e ora separati da estesi bracci di mare ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....