Maiolicaro italiano (Pesaro 1876 - Monza 1925). Nel 1915 fondò a Pesaro uno stabilimento proprio. Produsse maioliche originali; contraffece con abilità la ceramica antica. Morì schiacciato da una cassa [...] contenente una sua opera (Medusa) da esporre all'esposizione di Monza ...
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AMATI, Andrea
Liliana Pannella
Capostipite di una celebre famiglia di liutai, fondatore della scuola cremonese. Nacque a Cremona tra il 1505 ed il 1510, e vi morì tra il novembre 1577 e il gennaio 1581, [...] figlio del non meglio identificato "maestro" Gottardo (morto nel 1539e di cui si ignora l'arte): sono questi i risultati delle indagini del Bonetti, che si basano su documenti d'archivio e tanta luce hanno ...
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Ingegnere navale (Châlons-sur-Marne 1825 - Parigi 1891); tra i primi a studiare i sottomarini, ne costruì (1888) un tipo con propulsione ad accumulatori elettrici denominato Gymnote, che raggiunse ottimi [...] risultati. Morì in seguito a un'esplosione durante un esperimento. ...
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seta
Nicola Nosengo
Il più prezioso dei tessuti
La produzione della seta – il termine tecnico è sericoltura – ha una lunga storia che inizia in Cina alcuni millenni prima di Cristo. Per secoli gli occidentali [...] e stoffe di pregio
La seta è un tessuto prodotto da bachi, ossia larve di una particolare specie di farfalle, il Bombyx mori. I bachi di questa specie secernono la seta per costruire attorno a sé un bozzolo al cui interno subiscono la metamorfosi per ...
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Artigiano (Colleretto Parella 1831 - Massaua 1899); emigrato in Etiopia (1870), restò presso il negus Giovanni, che ne apprezzò l'abilità di artigiano e gli affidò fra l'altro la costruzione di chiese, [...] ). Nel 1885, a causa degli avvenimenti politici connessi con l'occupazione di Massaua da parte degli Italiani, N. dovette lasciare la corte del negus e ritirarsi a Massaua. Presso il negus ebbe con sé anche il fratello Giuseppe, che morì in Etiopia. ...
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GENTILI (Gentile)
Maria Selene Sconci
Famiglia di ceramisti attiva a Castelli (presso Teramo) dalla seconda metà del XVII a tutto il XVIII secolo. Le sorti dei G. si intrecciano con quelle di altri due [...] Selene seduta sulle nubi e Diana dormiente, l'altro La toletta di Didone (Fittipaldi, pp. 116 s. nn. 146 s.).
Carmine morì a Castelli nel 1763 lasciando i due figli, Giacomo e Bernardino a capo della solida e bene avviata bottega.
Giacomo il Giovane ...
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GATTI
Maria Selene Sconci
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante, ora Urbania (presso Urbino), attiva dalla fine del XV a tutto il XVI secolo.
Solo negli ultimi decenni sono state effettuate, [...] il fratello Ugolino è documentata in Urbino già nel 1539, si sposò nel 1544 ed ebbe un solo figlio, Guido che morì nel 1601. Una lettera datata giugno 1550, scritta da Pietro Aretino a Battista Franco, offre una testimonianza diretta sui rapporti di ...
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ANGELUCCI
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Famiglia napoletana di fabbricanti di corde armoniche, attiva nel XVIII secolo. Poco è noto dei suoi componenti: il primo ad acquistare fama fu Domenico Antonio, nato a Napoli all'inizio [...] pubblicò nulla" (de La Lande). Di Felice non vi sono altre notizie, all'infuori di questo ricordo del de La Lande.
Domenico morì a Napoli nel gennaio 1765.
Angelo, forse figlio o fratello minore di Domenico, fu il più celebre e il più importante. A ...
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AGOSTINO di Niccolò
Armando Petrucci
Nato a Piacenza nella prima metà del sec. XV, fu fonditore e restauratore di cannoni, fabbricante di fuochi artificiali. Non si ha però notizia della sua attività [...] bombarde, cui diede il nome di Enea, Silvia e Vittoria in onore del papa Pio II, che lo ricordò nei suoi Commentarii.
Morì prima del 30 genn. 1462, come risulta da una lettera del cardinale Guglielmo d'Estouteville al Comune di Siena, in tale data ...
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ALBERGHETTI, Sigismondo
Giorgio E. Ferrari
Nato a Venezia da Giovanni Battista, si dedicò, nella seconda metà del sec. XVII, alla professione, tradizionale nella sua famiglia, di fonditore di artiglieria [...] Morosini-Grimani del museo Correr di Venezia. Rimane anche il ricordo di un mortaio da mille libbre da lui fuso nel 1701.
Morì nel 1702.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, p. 283; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...